Breaking
Ven. Nov 1st, 2024

Ancora una volta dal 7 al 11 ottobre 2023 Anuga Meat riunirà a Colonia il who is who dell’industria internazionale della carne. Con al momento circa 600 aziende espositrici, il salone specializzato di Anuga per carne, salumi e pollame è pronto a dare il meglio di sé. Per l’inizio della rassegna sono attesi complessivamente oltre 800 produttori del segmento carni e insaccati.

Per dimostrarsi all’altezza dei desideri dei consumatori in termini di alimentazione sana, regionalità, sostenibilità e benessere animale, alla prossima edizione di Anuga Meat saranno nuovamente esposti, oltre a carne, salumi e pollame, anche alternative alla carne vegane e vegetariane e surrogati vegetali ad alto contenuto di proteine. Questi ultimi saranno presentati in particolare nella mostra speciale “Meet more Meatless”.

Fra i principali espositori della prossima edizione sono annoverati Bell, Beyond Meat, Bigard, BRF, Campofrio, Cris-Tim, CPF, ElPozo, Grupo Vall Companys, Inalca, JBS, Lamex, LDC, Noel, Tönnies, Tyson, VanDrie, Vion, Westfleisch, Wiesenhof e altri. Importanti collettive europee in arrivo da Belgio, Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi e Spagna; con Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay sarà rappresentato anche il continente sudamericano. Fra le collettive di rilievo si ricordano Associação Brasileira das Indústrias Exportadoras de Carnes (Abiec), Associação Brasileira de Proteína Animal (ABPA), German Meat, Meat and Livestock Australia (MLA), Instituto Nacional de Carnes (INAC) e Instituto de la Promoción de la Carne Vacuna Argentina (IPCVA). Le collettive esporranno l’intera varietà della produzione di carne nei vari stadi di lavorazione: dalle carni non lavorate, ai preparati a base di carne e ai prodotti convenience, per finire con i salumi più raffinati e le specialità regionali.

Per facilitare la visita agli operatori i vari segmenti di Anuga Meat saranno così ripartiti fra i padiglioni: padiglione 5.2 salumi, padiglione 6 carne rossa, padiglione 9 pollame e carne rossa. L’elevata partecipazione delle aziende espositrici ad Anuga Meat dimostra che l’industria internazionale della carne assegna ancora un’importanza cruciale all’export. Di particolare rilevanza resta l’apertura di nuovi mercati potenziali.

Temi e trend: il mercato mondiale dà segni di crescita e cambiamenti delle preferenze dei consumatori.


Secondo una statistica di Innova Market Insights, knowledge partner della rassegna (dati da luglio 2017 a giugno 2022), a livello mondiale l’industria della carne fa registrare un tasso di crescita medio annuo del 5,4 per cento per i nuovi prodotti. Questo è segno di un mercato dinamico e in evoluzione, caratterizzato da un cambiamento delle preferenze dei consumatori.

Nella categoria ‘carne’ emergono sempre nuove richieste.

I consumatori riservano grande attenzione alla regionalità e alla tracciabilità dei prodotti e si confrontano sempre più spesso con tematiche quali benessere animale e tutela degli animali. Gli aspetti etici e ambientali hanno fatto segnare un tasso di crescita del 17 per cento, seguiti dai prodotti halal con il 14 per cento. Anche l’elevato contenuto proteico e le richieste in materia di origine dei prodotti sono cresciuti del 14 per cento.

Per quanto riguarda i nuovi mercati, il Vietnam è quello in maggiore sviluppo, con un tasso di crescita del 51 per cento per l’inserimento di nuovi prodotti, tallonato dalla Corea del Sud con un tasso del 38 per cento nello stesso periodo.

Mentre Vietnam e Corea del Sud sfoggiano uno sviluppo mozzafiato, fra luglio 2021 e giugno 2022 Regno Unito, Cina e Germania registrano l’attività più intensa con riferimento agli inserimenti di prodotto. Questi tre paesi evidenziano rispettivamente una penetrazione di mercato del 19 per cento, 14 per cento e 13 per cento, chiaro segno di una forte presenza e dell’interesse dei consumatori verso i prodotti a base di carne.

Il futuro dei sostituti della carne


Un trend persistente è l’abbondanza di alternative vegetali e/o surrogati della carne destinati a servire anche il mercato in crescita dei cosiddetti flexitariani. Secondo un sondaggio condotto nel 2021 fra i consumatori, essi mostrano una maggiore apertura nei confronti delle nuove tecnologie, dopo aver visto dove hanno condotto le innovazioni a base vegetale (41 per cento).

Le motivazioni alla base di un ridotto consumo di carne si allineano in generale a quelle che spingono i vegetariani a rinunciare completamente a questo alimento: un mix di motivi sanitari e ambientali, unito al risparmio delle risorse.

Questo trend stimola i reparti della carne a trasformarsi gradualmente in reparti proteici, che propongono anche fonti di proteine alternative a base di soia, grano, piselli e altro ancora.

Related Post