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Gio. Ott 10th, 2024
Una app per monitorare e prevenire concretamente lo spreco di cibo nel nostro quotidiano, e un progetto per incanalare l’impegno dei cittadini nel proprio Comune, rendendo sempre più incisivo il nostro passo sostenibile, individuale e collettivo: sono questi i presupposti di Sprecometro in Comune, il network di buone pratiche promosso dalla Rete nazionale Sprecozero.net in partnership con la campagna Spreco Zero di Last Minute Market impresa sociale spin off accademico dell’Alma Mater e l’Osservatorio Waste Watcher International, in collaborazione con l’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari, attraverso il monitoraggjo di Ipsos.

Sprecozero.net nasce nel 2014 per condividere, promuovere e diffondere le migliori iniziative utili nella lotta agli sprechi da parte degli Enti territoriali per impattare in modo efficace sull’ambiente e sugli stili di vita coinvolgendo territori, cittadini, famiglie e imprese. Questo è possibile quando gli amministratori locali hanno gli strumenti utili per adottare pratiche congeniali alla propria realtà territoriali, meglio se già sperimentate con successo in altri Comuni. L’impegno della Rete Sprecozero.net nel contrastare gli sprechi alimentari e promuovere alimentazioni e stili di vita sani e sostenibili si realizza mettendo in rete Comuni e altri enti per lo scambio di buone pratiche contro gli sprechi, a partire da quello alimentare. Coordinatore della Rete Sprecozero.net è l’Assessore all’educazione ambientale, agricoltura, agroalimentare e reti idriche del Comune di Bologna Daniele Ara, Presidente del comitato tecnico scientifico è il fondatore Spreco Zero, l’agroeconomista Andrea Segrè, ordinario all’Università di Bologna. Aderiscono al progetto Sprecometro in Comune le Amministrazioni comunali di Bologna, Bergamo, Napoli, Parma e di Brugnera, Faenza, Massa Lombarda, Ozzano dell’Emilia, Rio Saliceto, Valsamoggia Voghiera (FE).
Entrare in relazione con la comunità comunale per favorire il concreto impegno delle famiglie in relazione agli Obiettivi di sostenibilità dell’Agenda delle Nazioni Unite è l’obiettivo primario di Sprecometro in Comune, in particolare dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030, come enuncia il SDGs 12.3, ma anche analizzare la sensibilità, i comportamenti e le percezioni delle famiglie rispetto allo spreco alimentare e al consumo domestico, nonché l’analisi degli stili di vita con un focus particolare su alimentazioni sostenibili, sani e adeguate. Il progetto si pone anche l’obiettivo di stimolare comportamenti di consumo e stili di vita consapevole, sani e sostenibili adottando diete alimentari sane, sostenibili e relative alla situazione comunale caratteristica e verificare le tipologie di alimenti e le quantità sprecate, così da procedere alla valutazione dei principali comportamenti della comunità legati al fenomeno e raffrontando i risultati dell’indagine con i dati del campione italiano e valutare l’evoluzione dei risultati.

Sprecometro è un’applicazione ideata e sviluppata dall’Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità, ideata dall’ agroeconomista Andrea Segrè – fondatore dell’impegno per la prevenzione degli sprechi e consigliere speciale del Sindaco di Bologna per le politiche alimentari urbane e metropolitane. Si propone di generare consapevolezza e conoscenze utili a indirizzare le scelte individuali in merito all’uso sostenibile delle risorse naturali, alla riduzione e prevenzione dello spreco alimentare e all’adozione di diete sane e sostenibili, è uno strumento che nasce dall’osservazione del fenomeno dello spreco alimentare a livello domestico e dai dati monitorati da Waste Watcher International. I più recenti (5 febbraio 2023) stimano uno spreco pro capite di 524,1 grammi alla settimana, ovvero 75 grammi di cibo al giorno e 27,253 kg annui. Un dato che si accentua a sud (+ 8% di spreco rispetto alla media nazionale) e per le famiglie senza figli (+ 38% rispetto alla media italiana) e che comporta lo sperpero annuo di 6,48 miliardi €, pari allo spreco del cibo gettato solo nelle nostre case.
Ma come funziona Sprecometro? Appena scaricata l’app, per registrarsi e aprire un account, è necessario rispondere ad un questionario iniziale, durata non superiore a 5 minuti, che ha l’obiettivo di targettizzare l’utilizzatore dell’app in uno dei 4 profili creati (oltre), differenziati in base alle risposte di un questionario sulle abitudini di consumo e spesa alimentare ma anche sulle quantità in grammi di spreco per 23 categorie di alimenti (carne rossa, carne bianca, frutta fresca, verdure, pane…). Terminato il test iniziale viene assegnato all’utente un profilo, dal meno attento al più attento: Sprecone, Disattento, Attento e Parsimonioso.
L’app inoltre fornisce, in base alla quantità in grammi di spreco per ogni singolo alimento, una misura in grammi totali e una misura dei relativi impatti economici (perdita in euro) ed ambientali (impronta ecologica, espressa in kgCO2eq, ed idrica, espressa in m3 di acqua) che varia nel tempo in base agli aggiornamenti apportati dallo stesso utente dello spreco. In più i dati relativi all’impronta carbonica sono convertiti live in km percorsi da un’auto e l’impronta idrica è espressa anche in bottiglie d’acqua da 0.5 l. Gli impatti verranno inoltre tradotti in grafici che sono sempre disponibile sulla dashboard. L’utente può migliorare il suo profilo periodicamente in base ai grammi dei vari alimenti sprecati, che l’utente potrà aggiornare giornalmente, settimanalmente o con una propria periodicità, grazie alla visione dei contenuti educativi che l’app propone, e che sono strutturati come video (indicativamente di 2- 3 minuti), schede informative di approfondimento e quiz per valutare l’effettivo apprendimento del contenuto educativo. L’app attribuisce dei punteggi per ogni variazione in diminuzione dello spreco individuale nel tempo e per ogni attività a cui si partecipa: visione dei video, lettura delle schede, risposte corrette dei quiz.

Ma a cosa servono i punti? Se riduci lo spreco facendo gli “esercizi” quotidiani ottieni dei punti e puoi diventare un Campione/Campionessa. E arrivando in cima alla classifica del Gruppo cosa puoi vincere? Oltre a risparmiare denaro e ridurre la tua impronta sul pianeta, il tuo comportamento virtuoso ti farà guadagnare un premio in “natura”, cioè la possibilità di indicare uno o più enti caritativi al/ai quale/i verranno donati prodotti alimentari, direttamente dai sostenitori dello Sprecometro. I prodotti alimentari vinti dai Campioni di ogni Gruppo andranno quindi, a nome del vincitore e su sua scelta, direttamente ad uno o più enti caritativi del territorio che forniscono pasti ai bisognosi. In questo modo alimenteremo un circolo virtuoso per tutti.
Come si sviluppa il progetto SprecoZero in Comune con Sprecometro? Ogni Comune partecipante avrà il proprio gruppo specifico (es. gruppo “Comune di Bologna”) nel quale potrà invitare tutta la cittadinanza attraverso la card che riceverà dal Team Sprecometro con il link per scaricare l’app e quello diretto all’ingresso nel gruppo cittadino di corrispondenza. Ogni cittadino che vorrà prendere parte a questa sfida seguirà il funzionamento dell’app come descritto sopra, così da avere un dato aggregato per ogni singolo comune. Link gruppo Comune di Bologna >

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