La compagnia utilizza diversi stereotipi in un video che ha creato indignazione in Spagna. Poi le scuse: “Non volevamo offendere nessuno, solo mostrare in maniera simpatica come la fame può cambiare una persona”
Snickers in Spagna ha ritirato una pubblicità controversa che utilizzava diversi stereotipi sugli omosessuali e che ha causato indignazione nel Paese, e si è scusata per quello che ha definito un “malinteso”. Nel filmato si vede un uomo dall’aspetto e dai modi forzatamente effeminati e stereotipati che ordina un gelato e dopo che lo ha mangiato il suo aspetto cambia e diventa mascolino, con la barba e la voce grave. “Ti senti meglio ora?”, gli chiede il suo amico. E lui risponde: “Meglio” e in sovra impressione appare la scritta “quando hai fame non sei tu”.
Come racconta il Guardian lo spot è stato pesantemente criticato dopo che ha iniziato a circolare online questa settimana, con alcuni che chiedevano un boicottaggio del marchio. La Federazione statale di lesbiche, gay e bisessuali ha definito “vergognoso e sfortunato che ci siano aziende che continuano a perpetuare stereotipi e a promuovere l’omofobia”. Anche la ministra spagnola per l’Uguaglianza, Irene Montero, ha scritto su Twitter: “Mi chiedo chi penserebbe che sia una buona idea usare l’omofobia come strategia aziendale. La nostra società è diversificata e tollerante. Speriamo che anche coloro che hanno il potere di decidere ciò che vediamo e ascoltiamo nelle pubblicità e nei programmi televisivi imparino a esserlo”.
Snikers ha poi ritirato la pubblicità scusandosi “per ogni malinteso causato”, e ha spiegato così il senso del filmato in una dichiarazione online: “In questa particolare campagna volevamo trasmettere in modo amichevole e spensierato che la fame può cambiare il tuo carattere”, ma “in nessun momento volevamo stigmatizzare o offendere alcuna persona o collettivo”.
Un portavoce di Mars Wrigley, che possiede il marchio Snickers, è stato più netto nella critica scusandosi “con tutto il cuore”, e riconoscendo “di aver sbagliato” assicurando di prendere “sul serio la parità di diritti e l’inclusione”, di volere “un mondo in cui tutti siano liberi di essere se stessi” e di credere che “come inserzionisti abbiamo un ruolo e una responsabilità per svolgere la nostra parte nella creazione di quel mondo”. “Coglieremo l’occasione per ascoltare e imparare da questo errore e fare meglio in futuro”, ha concluso.
Fonte https://europa.today.it/