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Mer. Ott 9th, 2024

Con oltre 5000 ristoranti italiani, Tokyo si conferma la capitale della cucina tricolore nel mondo. Quasi il 5% dei locali porta in tavola piatti italiani (Fonte: Studio Ambrosetti), con una grande ascesa negli ultimi anni, trainata anche da ricette iconiche quali la Carbonara, la Cacio e Pepe e l’Amatriciana. Cresce la richiesta di prodotti Made in Italy nel Paese del Sol Levante (+18,8%). A registrare una performance particolarmente positiva i formaggi: l’Italia è quinta tra gli esportatori, con una crescita dell’export pari al 33% e un valore di circa 13,7 miliardi di yen, ovvero circa 90 milioni di euro (Fonte ICE, dati 2022). Proprio la Cacio e Pepe e il suo ingrediente principe, il Pecorino Romano, è salito sul palcoscenico oggi a Tokyo – tra gli altri prodotti d’eccellenza dell’agroalimentare italiano – per la tappa più orientale dell’Aftershow, il format che promuove l’agroalimentare italiano nel mondo, sviluppato da I Love Italian Food.

In occasione del FoodEx, la più importante fiera food per il Sudest asiatico, la sede dell’Ambasciata ospita l’evento dedicato a tasting e networking, durante il quale professionisti del settore, stampa e istituzioni locali hanno la possibilità di incontrare i produttori di filiera 100% italiana, degustare i prodotti, conoscerne le origini e le caratteristiche e celebrare il Made in Italy. Tra le cariche istituzionali presenti Gianluigi Benedetti (Ambasciatore d’Italia a Tokyo) e Gianpaolo Bruno (Direttore dell’ufficio ICE di Tokyo). Tra gli ospiti alcuni dei top chef della cucina italiana a Tokyo: Luca Fantin (Luca Fantin il Ristorante Bulgari), Carmine Amarante (Executive Chef Gruppo Armani Restaurant Japan), Peppe Errichiello (tra i migliori pizzaioli del Giappone, fresco di terzo posto nella top 50 Asia), Antonio Iacoviello (Executive Chef Gucci Osteria by Massimo Bottura). Ma anche influencer quali Girolamo Panzetta (l’italiano più famoso in Giappone) e Francesco Bellissimo (personaggio televisivo e chef). A firmare il menu della serata Giorgio Matera, patron di “Di Giorgio” e primo non giapponese a organizzare un catering nel palazzo dell’imperatore.

Nell’occasione presentata, in anteprima in Giappone, la “Academy of Italian Enogastronomic Culture”, realizzata da Filiera Italia, Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, con la partnership di I Love Italian Food, Patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. 

“Siamo entusiasti per l’affetto e l’interesse dimostrati dal nostro network giapponese. Questa iniziativa – dichiara Alessandro Schiatti, AD di I Love Italian Food – rappresenta un ulteriore passo avanti nel consolidamento dei legami tra le eccellenze culinarie italiane e il mercato giapponese e dimostra ancora una volta quanto l’Italia sia ammirata e apprezzata nel mondo per la sua cucina straordinaria. Questo Aftershow e la collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tokyo confermano il nostro impegno nel promuovere l’autentica cultura enogastronomica italiana nel mondo, che ci porterà nella terra del Sol Levante anche il prossimo novembre in occasione della nuova edizione di The Italian Show, per la prima volta in Giappone”.

Tra i partner dell’evento: Consorzio di tutela della DOC Prosecco, bollicine ufficiali dell’evento, Latteria Sorrentina, Rustichella d’Abruzzo, Solania, Acqua Panna e San Pellegrino, Filiera Italia, Mulino Caputo, che quest’anno compie 100 anni, e sarà protagonista dell’area pizza con il maestro pizzaiolo Simone Fortunato, indicato direttamente dal team dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani giapponese. Oltre all’immancabile Consorzio del Pecorino Romano DOP, presente con un progetto di promozione della DOP co-finanziato dall’Unione Europea all’interno della campagna “Enjoy it’s from Europe”. “Kyoi”, ovvero meraviglia, è il titolo del progetto, in nome della sensazione che si prova assaggiando il Pecorino Romano, piacevole sorpresa per il palato. Fondamentale inoltre il contributo dei partner locali Sivans e Italianity, web magazine che promuove il made in Italy in Giappone.

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