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Dom. Dic 8th, 2024

“100% riciclato” oppure “100% riciclabile”. Sono alcuni dei claim che sempre più spesso troviamo sulle etichette delle acque minerali. Frasi, il più delle volte accompagnate da immagini, che lasciano supporre che la bottiglia sia interamente realizzata con plastica riciclata o che possa essere riciclata in tutte le sue parti. Ma è davvero così? Purtroppo, no come emerge dallo stidio Altroconsumo che segue.

Ed è per questo motivo insieme al BEUC, l’Organizzazione europea dei consumatori, abbiamo deciso di segnalare all’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato le aziende produttrici di alcune marche di acqua minerale che utilizzano questi slogan ingannevoli.

etichette acque minerali

Il consumo pro capite di acqua in bottiglia è in forte crescita negli ultimi anni ed è stato calcolato che un europeo medio beve circa 118 litri di acqua in bottiglia ogni anno. I cinque paesi europei dove il consumo è maggiore sono l’Italia, la Germania, il Portogallo, l’Ungheria e la Spagna.

Bottiglie: di che plastica sono fatte?

Le bottiglie e i contenitori dell’acqua minerale possono essere fatti di diversi materiali, tra cui il vetro, l’alluminio e il cartone: ma al momento il 97% della produzione è di plastica. Generalmente le bottiglie di plastica sono fatte da un corpo di polietilene tereftalato (PET), mentre le altre componenti (tappi ed etichette) sono realizzate generalmente con altri tipi di plastica. Si tratta di materiali inquinanti e realizzati da combustibili fossili. Nel 2050, se nulla cambierà, si stima che il totale delle emissioni derivanti dalla plastica a livello globale supererà il tetto di emissioni concesso per la produzione di tutti i materiali e rappresenterà il 32% delle emissioni concesse in totale per limitare il riscaldamento globale a 1.5 gradi. L’intero ciclo vitale della plastica è una vera minaccia per la salute dell’uomo e l’inquinamento da plastica è un serio problema per gli ecosistemi terresti e degli oceani.

I claim sulle bottiglie

Sempre più spesso, le bottiglie di plastica contengono affermazioni “green” sull’etichetta e nelle campagne di marketing (social, pubblicità sui media, cartelloni pubblicitari e manifesti) si fa riferimento al riciclo: messaggi spesso accompagnati da immagini circolari e talvolta da affermazioni ambientali generiche utilizzate come rafforzativi.

Si trovano messaggi di tre diversi tipi.

  • Le dichiarazioni 100% riciclato. Si trovano scritte come “100% rPET”, “100% rePET”, “100% materiale riciclato”, “100% composto da altre bottiglie”. In alcuni casi, queste affermazioni sono accompagnate da un asterisco con scritto “escluso tappo ed etichetta”, scritto altrove sulla bottiglia. In altri casi non c’è nemmeno l’asterisco e “escluso tappo ed etichetta” è scritto altrove sulla bottiglia. In ogni caso è scritto in modo meno evidente rispetto al messaggio principale.
  • Le dichiarazioni 100% riciclabile. Si trovano scritte tipo “Bottiglia 100% riciclabile” oppure “Sono al 100% trasparente e riciclabile”. L’aggiunta della percentuale “100%” rende questa dichiarazione più credibile agli occhi dei consumatori, ma non è affatto veritiera. Nei processi di riciclo della plastica, la resa del riciclo è ben inferiore al 100%.
  • Ulteriori messaggi ambientali. Le dichiarazioni sono a volte rafforzate da immagini circolari e/o da una grafica verde e da generiche affermazioni a favore dell’ambiente.

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Ma la maggior parte dei consumatori, come interpreta questi messaggi? Innanzitutto, bisogna dire che la cifra tonda “100%” ha con ogni probabilità un effetto sui consumatori e ne influenza le scelte di acquisto. In secondo luogo, questi messaggi trasmettono l’impressione di “circolarità della bottiglia di plastica”, come se queste venissero riciclate più e più volte per produrre nuove bottiglie di plastica, “neutralizzando” in questo modo l’impatto sull’ambiente. Un concetto che viene rafforzato dall’uso frequente di immagini “circolari” accanto a queste affermazioni.

Per quanto riguarda il messaggio “100 per cento riciclato”, il consumatore viene indotto a pensare che la bottiglia sia interamente realizzata da materiali recuperati e che, a loro volta, i materiali siano già stati utilizzati, passati attraverso il processo di gestione dei rifiuti e infine rigenerati in un nuovo prodotto. Ma la realtà è ben diversa.

Etichette e tappi: non possono essere fatti di plastica riciclata

I riferimenti “da bottiglia a bottiglia” o alla “circolarità” riguardano tutti esclusivamente la componente PET che è il corpo della bottiglia, ma non le altre parti della bottiglia (tappi ed etichette). Come spiegato in un rapporto del 2022 di Eunomia e Zero Waste Europe intitolato “How circulare is PET”, anche per il polietilene tereftalato non esiste un circuito di riciclo totalmente circolare. Il tasso di riciclo nelle bottiglie in PET per bevande è del 55% in EU e le probabilità che una bottiglia per bevande ha di essere riciclata in una nuova bottiglia è solo del 30% circa.

Per quanto riguarda il messaggio 100% riciclabile poi, si tratta di un termine ambiguo. Se un prodotto viene effettivamente riciclato dipende infatti da diversi fattori, non solo dalle caratteristiche dell’imballaggio. Ad esempio, sono fondamentali la disponibilità di infrastrutture per la raccolta del materiale, l’efficacia dei processi di smistamento, la disponibilità di processi di riciclaggio adeguati e la loro efficacia, nonché l’esistenza di mercati finali per il materiale riciclato.

C’è poi il capitolo che riguarda le altre componenti, come ad esempio i tappi e le etichette. Nell’Unione Europea i tappi non posso essere fatti di plastica riciclata dal momento che i regolamenti restringono i tipi di plastica riciclata che possono essere usati per il packaging alimentare (attualmente, solo il polietilene tereftalato è ammesso). I tappi non sono fatti di PET, bensì di altri tipi di plastiche come, ad esempio, il polipropilene (PP) o il polietilene ad alta densità (HDPE).

Anche le etichette non sono sempre fatte di PET ed è improbabile che siano composte di plastica riciclata. Non siamo a conoscenza di alcun tipo di etichetta che sia interamente di plastica riciclata. Inoltre, queste contengono anche adesivi o inchiostri che le rendono difficilmente riciclabili.

La segnalazione di ALTROCONSUMO all’Autorità garante della concorrenza e del mercato

I componenti delle bottiglie, quindi, non sono né “riciclati al 100%” né possono essere considerati “riciclabili al 100%”. La realtà è che il “riciclo al 100%” non è possibile.

Con questi messaggi i consumatori sono invece portati a presumere che “riciclabile” significhi che la bottiglia verrà riciclata in una nuova bottiglia e quindi che il 100% dei componenti della bottiglia siano recuperabili o addirittura anche che la bottiglia venga effettivamente riciclata al 100%. Ma nessuna di queste interpretazioni è corretta.

Noi di Altroconsumo crediamo che sia essenziale fornire ai consumatori informazioni attendibili e accurate sull’impatto ambientale dei prodotti che acquistano. Per questo insieme al BEUC, l’Organizzazione europea dei consumatori, abbiamo deciso di segnalare alle autorità europee e all’Autorità italiana della concorrenza e del mercato le aziende produttrici di alcune marche di acqua minerale che utilizzano questi slogan ingannevoli. Le pratiche scorrette segnalate si riferiscono agli artt. 20, 21 e 22 del codiece dle consumo (azioni e omissioni ingannevoli nonché contrarietà alla diligenza professionale e idoneità a falsare il comportamento economico del consumatore medio).

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