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Sab. Lug 27th, 2024

“Molto bene. Non possiamo che essere contenti” del fatto che in Irlanda sia passata la legge che imporrà dal 2026 la dicitura ‘alcol nuoce alla salute’ su tutte le etichette di vino. “E’ una politica che va bene perché l’alcol è negativo, è cancerogeno e quindi tutto quello che si può fare per diminuire i consumi è importante”. Ne è convinto Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, che all’Adnkronos Salute spiega il valore di questo tipo di etichette, prendendo come esempio un settore in cui a suo dire la strategia ha funzionato: il fumo.

“Quello che è stato fatto per le sigarette – ragiona – è stato importante, perché è diminuito molto il consumo nel tempo. Purtroppo poi si sono messe le donne a fumare, altrimenti avremmo avuto una forte diminuzione”.

Ma è merito delle scritte sui pacchetti? “E’ merito di tutto”, assicura lo scienziato italiano. “Anche perché – riflette – mettere questa etichetta, che c’è già anche in Australia per le donne in gravidanza, determina discussione. E’ dunque un modo per parlare del problema, perché tutti siano informati, perché molta gente non ci pensa” all’impatto sulla salute. Anche un consumo moderato, come il classico bicchiere ai pasti, andrebbe evitato? “Il bicchiere di vino ai pasti in generale viene autorizzato perché – anche se non può esserci una dose soglia, essendo l’alcol una sostanza cancerogena – ci sono dati che mostrano che poco è utile e benefico per il sistema cardiovascolare. Le regole, su questa base, sono: non più di 100 gr di alcol a settimana, che vuol dire non una caraffa, ma un bicchiere di vino al giorno. In ogni caso – ribadisce Garattini – tutto quello che si può fare per evitare l’alcol è bene. Fa parte delle buone abitudini di vita”.

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