Alberto Ancora – Head of Business Management Agricultural Solutions South Europe e Responsabile della divisione per l’Italia ha commentato:
“Sono orgoglioso di presentare oggi questo primo e innovativo progetto di blockchain che contribuisce a difendere e valorizzare il riso italiano e chi lo produce. Come parte della filiera, con un’ampia offerta di soluzioni e prodotti per questa coltura, abbiamo la responsabilità di promuovere nuovi modelli in grado di certificare buone pratiche di coltivazione, provenienza e qualità del riso Made in Italy. Ci siamo riusciti mettendo a fattor comune le nostre competenze con quelle dei partner di progetto, per un’agricoltura sempre più sostenibile”.
Il progetto Riso Chiaro viene lanciato insieme all’azienda agricola piemontese Coppo e Garrione (a Trino Vercellese) e alla start-up Ez Lab, startup padovana specializzata in soluzioni digitali avanzate per il settore Smart Agrifood.
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Applicare la tecnologia blockchain alla filiera del riso nasce dalla volontà della Divisione Agricultural Solutions di BASF di contribuire a tutelare e promuovere la risicoltura italiana, una vera e propria eccellenza sia in termini di qualità che quantità, che vede il nostro Paese primo produttore europeo (con il 49% dell’intera produzione dell’Unione).
L’azienda agricola Coppo e Garrione – in quanto parte del Farm Network di BASF, una partnership che promuove l’agricoltura sostenibile – sarà la prima a testare e utilizzare per prima Riso Chiaro raccogliendo e trasferendo le informazioni della coltivazione del riso, come ad esempio: i dati legati all’area geografica di produzione, le varietà piantate, le estensioni, i programmi di irrigazione, fertilizzazione e protezione della coltura, tracciando le diverse fasi di crescita del cereale. Ogni fase del processo sarà, dunque, tracciata, inserita nel sistema e conservata in un registro unico condiviso, ovvero quello della blockchain Riso Chiaro.