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Cresce il consumo di vini biodinamici in Italia. Falzari: le etichette sono quadri che ben rappresentano la sintesi tra l’opera artistica e un’altra opera, il vino

Continua ad aumentare in Italia il consumo di vino biologico e biodinamico: più che positive sono infatti le stime anche per il 2018, un risultato che conferma il trend di espansione di un mercato che, solo nel 2017, ha registrato nel nostro Paese un tasso di crescita record del + 45% rispetto all’anno precedente (fonte Coldiretti). A influire sull’andamento positivo, l’aumento della sensibilità ecologica dei consumatori e del numero di aziende agricole con vigne a produzione bio.

Tra le regioni italiane a più alta superficie di vigneti biologici si evidenziano la Sicilia, la Puglia e la Toscana, ed è qui nel Chianti, sulle dolci ed assolate colline di Vinci, patria di Leonardo, che ha sede l’azienda vinicola Fratelli Falzari, produttrice di vini biodinamici e certificata per la produzione di vini biologici.

“I vini che produciamo raccontano la storia della nostra famiglia e in particolare la mia – spiega Sergio Falzari proprietario dell’azienda agricola con il fratello Roberto -. La profonda passione per la terra e le piante mi ha fatto lasciare la professione di veterinario per dedicarmi solo alle vigne. Per me il vino non può che essere sano e naturale, quindi biologico e magari biodinamico, perché deve rispecchiare il mio modo di vivere, di pensare e di alimentarmi. Deve esprimere da un lato il terroir della mia zona e del mio sentire dall’altro; in sintesi vuol essere una particolare espressione artistica, molto personale, con cui interpreto il territorio, il vitigno e l’annata. I nomi dei nostri vini raccontano la storia della famiglia, le etichette sono quadri che ben rappresentano la sintesi tra l’opera artistica e un ‘altra opera: il vino”.

Produttrice di vino e olio sin dai primi anni ’50, l’azienda agricola venne acquistata nel 1991 dalla famiglia Falzari, che ha avviato immediatamente il processo di conversione dai convenzionali metodi di coltivazione, a forme di agricoltura biologica, al fine di preservare l’integrità e vitalità della terra. “Nel 2004 – prosegue Sergio Falzari – abbiamo allineato le produzioni agricole alle normative bio e successivamente siamo passati all’agricoltura biodinamica, che mette in movimento ed in relazione (dinamica) i quattro elementi della natura: acqua, aria, terra e fuoco (bio). Il vino viene prodotto in fermentazione spontanea.

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TM

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