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Mer. Ott 9th, 2024
Giangiacomo PieriniGiangiacomo Pierini

“In questa fase di grande incertezza, con un’inflazione che ha modificato i consumi fuori casa e si è radicata nelle aspettative degli italiani, servono misure del Governo a sostegno dei consumi, anziché depressive. Occorre evitare aumenti mirati e autolesionisti contro il made in Italy, che hanno ripercussioni negative su tutti i soggetti che operano nella filiera. Tasse aggiuntive, come sugar e plastic, preoccupano e vanno in direzione opposta alle esigenze di chi produce in Italia e di chi consuma; è indispensabile riconosce, e rafforzare, il valore diretto e indiretto che generano queste migliaia di imprese con i loro lavoratori. Salvaguardare occupazione e competitività dev’essere il faro”. 

Così Giangiacomo Pierini, Presidente di ASSOBIBE, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, in occasione del convegno dal titolo “Consumi e scenari nell’Italia che cambia”, tenutosi oggi nel corso della 13° edizione dell’international Horeca Meeting di Rimini.

“Servono misure che puntino ad abbassare tasse e burocrazia, sostenendo così un mercato, quello delle bevande analcoliche, che rischia un’ulteriore flessione, dopo un 2023 piatto e un 2024 che si preannuncia sulla stessa linea a causa del ridotto potere di acquisto dei consumatori – ha concluso Pierini -. Le imprese hanno bisogno di sapere cosa aspettarsi a luglio, quando l’eventuale ingresso di nuove tasse andrà ad aumentare la fiammata inflattiva sui prezzi con conseguente calo delle vendite e ripercussioni su tutti gli anelli della filiera. Servono segnali chiari subito. Nel Milleproroghe sono stati inseriti emendamenti su questi temi, così come su altre accise, ma il Governo non lo ha considerato prioritario, a differenza di altri temi su cui si sono trovate subito risorse importanti. Se serve andare in piazza andremo per tutelare i nostri imprenditori. Abbiamo chiesto un tavolo ad hoc sulla sugar tax al Presidente del Consiglio e ai Ministri interessati, speriamo ci sia sufficiente sensibilità. Le imprese attendono risposte”.

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