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Sab. Dic 7th, 2024

Lo stipendio medio di un giovane in Italia tra i 18 e i 24 anni è poco più di mille euro al mese (dati Eurostat 2022 qui); a un anno dalla laurea sono 1.332 euro (se triennale) e 1.366 euro (se magistrale) (dati AlmaLaurea 2022 qui, pag. 12). Non stupirà se in tanti tentano di guadagnare con l’attività del momento: i social.

E’ quanto scrive Milena Gabanelli nell’articolo del Corriere.it di cui qui di seguito riportiamo alcuni significativi stralci, dedicato agli influencer e al loro business.

[…] L’azienda specializzata in strategia di comunicazione e marketing sui social DeRev ci aiuta a capire come si può guadagnare 2.000 euro lordi al mese.

Premessa: i guadagni di un creator sono composti in una percentuale dai pagamenti diretti da parte delle piattaforme (per esempio per la pubblicità che scorre sul video), in un’altra percentuale da collaborazioni con i brand per la sponsorizzazione dei prodotti (la maglietta o il cappellino indossati, ecc.), in un’altra percentuale ancora dal sostegno dei follower (quando gli utenti pagano per abbonarsi al canale, o per mettere in evidenza i propri commenti nelle dirette streaming oppure fare regali virtuali convertibili poi in denaro vero). In ogni caso bisogna avere 18 anni di età o essere autorizzati dai genitori.

Su Youtube per guadagnare con la pubblicità inserita sul tuo video è necessario avere un minimo di 1.000 iscritti al canale e oltre 4 mila ore di visualizzazione negli ultimi 12 mesi o 10 milioni di visualizzazioni dei video da 60 secondi (short) negli ultimi 90 giorni.

Se hai 3.000 follower sei un nano-influencer, tra 10 mila e 50 mila un micro-influencer: a queste condizioni il ricavo medio dalla pubblicità ogni mille visualizzazioni può essere di 2,80 euro che vuol dire che con circa 250 mila visualizzazioni puoi incassare 700 euro (35% dei guadagni); dalle collaborazioni con i brand che ti pagano per sponsorizzare un loro prodotto altri 1.200 euro per un solo contenuto (60% dei guadagni); dal sostegno di un centinaio di follower con abbonamenti a 0,99 euro possono essere ancora altri 100 euro al mese (5% dei guadagni).

TikTok, che ha un fondo per creator, può pagare dai 2 ai 4 centesimi per 1.000 visualizzazioni, dunque 20-40 euro per 100 mila visualizzazioni al mese, il minimo che devi avere per ricevere denaro (3% dei guadagni).

Se hai 200 mila follower e un profilo specializzato in economia, food, moda, o quel che è, dai brand puoi prendere 1.800 euro a contenuto (87% dei guadagni); e con le dirette streaming dove rispondi alle domande, mostri come cucini, o ti trucchi, ecc., puoi ricevere monete virtuali che, quando convertite in denaro da TikTok, possono farti arrivare ad altri 200 euro al mese (10% dei guadagni).

Instagram invece attualmente non paga direttamente i creator. Con 150.000 follower puoi incassare dalla collaborazione con un brand 2.000 euro a video/post (98% dei guadagni); una seconda entrata economica molto residuale può provenire dal sostegno dei follower più fidelizzati all’interno delle dirette streaming (2% dei guadagni).

Su OnlyFans si guadagna con il numero di abbonati al tuo profilo: con 500 abbonati disposti a pagare un canone mensile di 4,99 euro i ricavi arrivano a 2.500 euro al mese, da cui scalare la commissione del 20% della piattaforma. Magari uno ha dei bei piedi o una voce seducente e la sfrutta.

Su Twitch (Amazon, specializzata in contenuti sui videogiochi) sono sufficienti 300 abbonati al canale a 3,99 euro ciascuno per raggiungere i 1.200 euro lordi al mese, ma bisogna trasmettere per almeno 25 ore mensili per almeno 12 giorni, totalizzando una media di 75 spettatori simultanei (60% dei guadagni); se le dirette hanno una community più numerosa ti cercano i brand e puoi ottenere così altri 750 euro (35%), e la stessa diretta pubblicarla anche sul tuo canale YouTube e monetizzare anche lì. Terza e residuale fonte di incasso gli introiti pubblicitari per 50 euro al mese (5% dei guadagni): […]

Alla fine, netti incassi quanto il tuo lavoro da impiegato o di più, e se hai talento puoi raggiungere cifre da capogiro. In quanti ce la fanno? Il numero esatto lo conoscono solo le piattaforme, che non lo dicono. Però sappiamo che in Italia circa 200 canali YouTube hanno più di un milione di iscritti; 2.500 canali ne hanno più di 100 mila; e 19 mila canali più di 10 mila iscritti, tutti in crescita.

È comunque utile sapere che si arriva a monetizzare dopo mesi, se non anni di lavoro duro e gratuito, e può bastare uno scivolone per perdere credibilità e follower. E le tasse? Sono soggetti con partita Iva: se non vengono superati gli 85 mila euro annui, è possibile rientrare nel regime forfettario che prevede un’imposta sostitutiva con aliquota al 5% per i primi 5 anni e successivamente del 15%. Certo, non tutte le prestazioni prevedono l’emissione di una fattura: molto gettonate le vacanze gratis in cambio di pubblicità per l’albergo o il resort.

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