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Pedroni (Coop) e Avanzini (Conad): situazione complessa e strutturale per l’Italia, la Grande Distribuzione pronta a fare la sua parte

Pedroni (Coop) e Avanzini (Conad)

Nel corso della sessione dedicata a “Lo scenario dei consumi: uno specchio del cambiamento” tenutasi nel corso del Forum Food & Beverage organizzato da The European House – Ambrosetti a Bormio, sono intervenuti due importanti esponenti della Grande Distribuzione. Eccone le dichiarazioni.

Marco Pedroni, Presidente, Coop Italia; Presidente, ADM ha dichiarato “Siamo di fronte a un’inflazione cattiva, esogena, che impatta fortemente e in modo asimmetrico sui consumatori e sulle imprese. Il settore del Largo Consumo sarà sottoposto a una forte pressione per la contrazione dei consumi, che presumibilmente causerà squilibri importanti perché ci saranno imprese in grado di ricollocarsi mentre altre saranno costrette a difendersi. I costi stanno aumentando velocemente ed è facile prevedere un’inflazione su base annua superiore al 10%. Le imprese della distribuzione si trovano in uno straordinario cul de sac per la necessità di andare incontro le esigenze dei consumatori, calmierando i prezzi. Tuttavia i comportamenti d’acquisto stanno già cambiando, all’insegna del nomadismo tra negozi o della scelta dei prodotti in base al prezzo. Auspico un intervento del Governo per difendere il potere d’acquisto intervenendo su cuneo fiscale e riducendo, almeno temporaneamente, l’IVA”

Francesco Avanzini, Direttore Generale operativo, CONAD sottolinea come “Ci troviamo in una situazione molto complessa che probabilmente diventerà strutturale di medio periodo a causa dei rincari dell’energia e dell’aumento dei costi delle materie prime. Gli impatti sui consumatori con redditi molto differenziati causeranno una frenata sensibile dei consumi. È già visibile una polarizzazione sul basket della spesa verso scelte che privilegiano i prezzi più bassi – indirizzandosi verso prodotti a basso costo o verso i discount – perché il reddito disponibile per la spesa è già inferiore al 50%. In quest’ambito un ruolo importante potrà essere svolto dai prodotti della Private Label. Da parte nostra riteniamo necessario lavorare sulla differenziazione per diventare sempre più distributori di servizi, sfruttando anche le potenzialità del digitale e trovare le risposte a una situazione sociale caratterizzata da un ceto medio sempre più assottigliato. La Grande Distribuzione italiana ha già dimostrato la capacità di restare a contatto con i clienti e creare quel rapporto di fiducia imprescindibile caratterizzato dalla garanzia di qualità e trasparenza.

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TM

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