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Le api in aiuto alla biodiversità nei vigneti del Prosecco

300 mila api nella Tenuta Astoria Wines tra filari di glera.

20 maggio è la Giornata Mondiali delle Api: un appuntamento che ha contribuito negli ultimi anni a diffondere la consapevolezza del ruolo di questi insetti nell’equilibrio del nostro ecosistema, e a tradurla in operazioni concrete. Una buona notizia in tal senso arriva da Refrontolo, nella Tenuta di Astoria Wines, dove nei giorni scorsi sono state istallate quindici arnie.  Hanno trovato casa tra i filari di Glera (siamo nel cuore della DOCG Conegliano Valdobbiadene) oltre 300 mila api, che potranno superare le 900 mila una volta completata la fase di sviluppo. Finora il simbolo dell’Ape che campeggiava all’ingresso della Tenuta era quello della certificazione SQNPI, il sistema di “Qualità Sostenibile”, che Astoria ha adottato nel 2018 (prima azienda della DOCG) e che indica una coltivazione dei prodotti secondo tecniche agronomiche rispettose dell’ambiente e della salute dell’uomo.

Le api arrivano dall’azienda Apicoltura Parco dei Principi di Gorizia e sono ora in una fase di esplorazione del territorio; amano i fiori delle acacie, ce ne sono molte nei dintorni (un’ape opera in un raggio medio di circa 3 km) ma apprezzeranno anche il trifoglio incarnato in fioritura che tra poche settimane ricoprirà il terreno tra i filari dei vigneti e soprattutto la distesa di fiori ed arbusti selezionati, piantati nel 2015 nell’ambito del protocollo “Vignes fleuries” che ogni estate offrono per mesi uno spettacolo di colore.

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Per Paolo e Giorgio Polegato, titolari di Astoria Wines, è un altro importante passo per migliorare la qualità del territorio “Il ruolo chiave delle api nell’ecosistema e nel mantenimento della biodiversità è ormai noto: qui troveranno un ambiente accogliente e saremo ancora più attenti per far sì che la viticoltura non interferisca con il loro operare. Già oggi i nostri agronomi selezionano prodotti a basso impatto per prevenire malattie delle piante, diserbo meccanico senza erbicidi, e soluzioni che rafforzino la presenza di insetti buoni, a loro volta in grado di proteggere i vigneti dai parassiti: un circolo virtuoso che con le api sarà ancora più efficace.”

La cura delle api sarà affidata all’apicoltore Johnny Moretto di Crocetta del Montello, sempre nel trevigiano, che monitorerà costantemente lo stato di salute degli alveari e ne raccoglierà ovviamente il miele. “Un connubio positivo tra apicoltori e mondo agricolo e un fenomeno, quello dell’allevamento delle api, che diventa sempre più importante ” ha sottolineato Stefano Dal Colle, Presidente ATAP Apicoltori in Veneto “in Veneto ci sono ben 25 mila alveari, curato da oltre 1200 apicoltori.” Ogni alveare produrrà in media 20 kg di miele in un anno, d’acacia o millefiori; una piccola produzione in Astoria sarà possibile già quest’anno.


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TM

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