Carissima Ministra,
mai come ora si percepisce il ruolo chiave dell’agricoltura in una Italia ferita dallo tsunami Coronavirus.
Emerge la primordiale forza della natura e della fertilità della terra che ci garantisce la vita.
Siamo 100 donne associate, senza scopo di lucro o finalità politiche e rappresentiamo tutta la filiera dell’ortofrutta, dalla produzione, alla commercializzazione e distribuzione, dal packaging alla logistica, al controllo qualità, fino all’export e alla comunicazione.
Un network di imprenditrici e addette del settore che ogni giorno si confronta, cerca soluzioni, lotta per ricevere risposte dal mercato, individua risposte ai tanti problemi, promuove sui media il fantastico mondo dell’ortofrutta.
Mai come in questo momento è chiaro il ruolo chiave del settore: l’Italia è, insieme alla Spagna, il primo produttore di ortofrutta del mondo. Rappresenta il 15% del valore della produzione europea. Occupava oltre un milione di addetti (dati Nomisma 2018), una enorme quantità di persone, molto più di tante industrie.
Vorremmo cogliere l’opportunità di questo momento per comunicare meglio e di più i valori del nostro settore.
Produciamo prodotti freschi, sani, sostenibili, salutari, indispensabili per mantenersi in forma, e di altissima qualità.
Stagione dopo stagione siamo presenti con le nostre eccellenze su tutti i mercati.
Cogliamo l’occasione per comunicare a livello istituzionale questi valori al grande pubblico!
Lo chiediamo a lei come massima esponente delle Istituzioni.
Sappiamo che ci ascolta.
Le chiediamo un grande piano di comunicazione, che rilanci l’immagine del nostro settore e dell’Italia agricola e che ci possa aiutare anche a trovare manodopera.
Purtroppo, nel pieno della stagione di raccolta primaverile/estiva potrebbe succedere la catastrofe più grande;
non avere manodopera e quindi non avere produzione.
È fondamentale incentivare il lavoro in agricoltura e sostenerlo con una campagna senza precedenti di valorizzazione dei valori della terra, ma anche pensando ad un sostegno concreto, affinché il lavoro stagionale in ortofrutta sia una alternativa valida alla cassa integrazione e al reddito di cittadinanza favorendo lavoratori italiani soprattutto e lavoratori europei i cui trasferimenti dovranno essere favoriti dai corridoi preferenziali con protocolli attivi il prima possibile.
È importantissimo cogliere l’attimo e solo lei potrà farlo.
Tutti dicono tutto in questi giorni, ma noi pensiamo che, una volta tanto, dobbiamo fare uno sforzo di coesione e comunicare con una voce unica il valore enorme del settore, anche sociale.
Saremo con lei nel sostenere una campagna di comunicazione unica e per tutti.
Con stima
Le donne dell’ortofrutta
Bologna, 03 aprile 2020www.donneortofrutta.orgAlessandra Ravaioli