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Gio. Nov 13th, 2025

Dal Giappone arriva Haku, distributore automatico “bianco” senza brand

In Giappone potrebbe presto cambiare il volto delle vending machine, simbolo del Paese e presenza capillare in ogni strada. La società DyDo Drinco, tra i principali produttori del settore, ha presentato Haku, un innovativo distributore automatico completamente privo di loghi, pulsanti e monetiera, sviluppato in collaborazione con Toyota e testato nella città sperimentale Toyota Woven City.

Haku

Haku, il distributore automatico senza identità

“Haku” che in giapponese significa bianco, è pensato per integrarsi in qualsiasi contesto urbano. La sua superficie liscia e monocroma nasconde un display digitale in grado di adattarsi all’ambiente: può assumere toni naturali in un sito storico o diventare luminoso e colorato in un’area moderna come una sala giochi.

Gli acquisti, racconta il sito SoraNews24, si effettuano tramite QR code e pagamento digitale, eliminando del tutto l’uso del contante. Scansionando il codice con lo smartphone si apre un menu virtuale da cui selezionare e acquistare la bevanda desiderata.

Minimalismo e sostenibilità per ridurre l’impatto visivo

Con oltre 4 milioni di distributori automatici attivi, pari a uno ogni 23 abitanti, il Giappone si confronta da tempo con il problema dell’impatto visivo di questi dispositivi. Alcune città, come Kyoto, hanno introdotto regole rigide sui colori e sul design per tutelare i siti storici.
Haku nasce proprio per rispondere a questa esigenza: un design pulito e personalizzabile, capace di rispettare il decoro urbano e allo stesso tempo mantenere la funzionalità.

Reazioni contrastanti online

Nonostante l’idea futuristica, la macchina ha ricevuto critiche miste sul web: molti utenti lamentano la mancanza di praticità e l’assenza del display visibile con i prodotti. Altri, invece, vedono nel progetto un passo avanti verso una integrazione estetica tra tecnologia e ambiente.

Il test nella Toyota Woven City

Il distributore Haku fa parte della prima fase di sperimentazione della Toyota Woven City, inaugurata il 25 settembre. La città, interamente costruita da Toyota, funge da laboratorio urbano dove aziende e ricercatori possono testare soluzioni sostenibili e tecnologie intelligenti.

DyDo Drinco continuerà a raccogliere i feedback dei residenti e dei visitatori per perfezionare il progetto. L’obiettivo è chiaro: reinventare il concetto di vending machine, unendo tecnologia, estetica e rispetto dell’ambiente urbano.


Japan Tests the Future of Vending: DyDo’s “Haku,” the Minimalist No-Brand Machine

Japan’s iconic vending machines may be entering a new era. Beverage giant DyDo Drinco, in collaboration with Toyota, has unveiled Haku — the country’s first completely no-brand vending machine — now being tested in Toyota Woven City, the experimental smart town built by the automaker.

A vending machine without a face

“Haku,” meaning white in Japanese, is a sleek, minimalist machine with no visible logos, buttons, or coin slots. Instead, it features a smooth white surface that doubles as a digital display, capable of transforming its appearance depending on location — adopting natural wood tones for historical areas or bright neon colors in entertainment districts.

Purchases are made via QR code and digital payment only: users scan the code with their smartphones to open a product menu, select an item, and pay instantly online — no cash accepted.

Redefining convenience with design and sustainability

With more than 4 million vending machines nationwide — roughly one for every 23 people — Japan faces a growing debate over their visual impact. Cities like Kyoto have even introduced strict color and design regulations to protect historic sites. DyDo’s Haku aims to reconcile public aesthetics and urban innovation, blending into its surroundings rather than standing out with corporate logos.

Mixed reactions online

While the concept is futuristic, public reactions have been divided. Some users question the convenience of a cashless system and the lack of visible product displays, while others praise the design as a step toward more harmonious cityscapes.

Tested inside Toyota’s Woven City

Haku is part of Toyota Woven City’s first development phase, launched on September 25. The city serves as a real-life testing ground for sustainable technologies and smart urban infrastructure, where residents and researchers interact directly with emerging innovations.

DyDo plans to refine Haku based on feedback from those living in or visiting the smart city. If successful, the machine could redefine the future of vending — where technology, design, and sustainability merge seamlessly.

Source: SoraNews24 / Master Blaster – SEO-optimized rewrite

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