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Sab. Giu 21st, 2025

Pizza sempre più salata: aumenti del 18%, media di 12 euro a persona. Livorno la città più economica, Reggio Emilia la più cara

In Italia mangiare una pizza costa sempre di più. Secondo quanto rilevato dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), negli ultimi sei anni il prezzo medio di un pasto in pizzeria – che comprende una pizza, una bevanda, e dove previsto coperto e servizio – è aumentato del 18,3%, arrivando oggi a una media di 12,14 euro a persona. Un dato che fotografa l’impatto dell’inflazione e dell’aumento dei costi energetici e delle materie prime anche sulla regina della cucina italiana.

Livorno sorprende come capitale della pizza low cost

A confermare il trend – scrive tgcom24 – è l’analisi dei dati Istat pubblicati dal Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit), che ha preso in considerazione il prezzo della pizza più venduta nei locali di riferimento – generalmente la pizza margherita – rilevando una forte disparità territoriale. La città in cui gustare una pizza risulta più costoso è Reggio Emilia, dove il prezzo medio per una consumazione completa in pizzeria ha raggiunto i 17,58 euro.

Segue Siena, che si colloca al secondo posto con 17,24 euro, e Macerata al terzo, dove in media si spendono 16,25 euro. Questi dati delineano un quadro in cui le città del Centro e Nord Italia si confermano come le più care per chi desidera una semplice cena a base di pizza, con prezzi spesso superiori alla media nazionale.

A sorpresa, invece, non è Napoli, patria indiscussa della pizza, a detenere il primato del prezzo più basso. La città più economica d’Italia in questo ambito risulta essere Livorno, dove il costo medio di un pasto in pizzeria si ferma a 8,75 euro. Subito dopo si collocano Reggio Calabria (9,15 euro), Pescara (9,37 euro) e Catanzaro (9,96 euro), le uniche province italiane in cui si può ancora spendere meno di 10 euro per una pizza e una bibita al tavolo.

Il confronto tra queste realtà mostra come il costo della pizza, simbolo della gastronomia italiana nel mondo, non sia affatto uniforme lungo lo stivale. E mentre in alcune città è diventato quasi un lusso, in altre continua a rappresentare un’alternativa popolare e accessibile per il pranzo o la cena fuori casa.

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