Vignola è da sempre sinonimo di eccellenza nella coltivazione delle ciliegie. In questo comprensorio, che si estende su 28 comuni tra le province di Modena e Bologna, la cerasicoltura rappresenta molto più di un’attività agricola: è una tradizione radicata nella storia locale e un patrimonio collettivo di competenze tramandate da generazioni.
Un territorio simbolo della qualità cerasicola italiana
Grazie all’impiego di tecniche colturali all’avanguardia e all’elevata professionalità degli agricoltori, il territorio riesce a produrre frutti unici per pezzatura, lucentezza, consistenza e sapore. A presidiare e valorizzare questa filiera è il Consorzio di Tutela della Ciliegia di Vignola IGP, nato nel 1965 e riconosciuto ufficialmente nel 2012. Oggi, il consorzio rappresenta circa 400 produttori su una superficie complessiva di circa 500 ettari.
Innovazione strutturale per affrontare le sfide climatiche
Negli ultimi anni, Vignola ha investito fortemente nella modernizzazione delle coltivazioni. Più del 40% della superficie cerasicola è attualmente coperta da impianti antipioggia, fondamentali per ridurre i danni causati dal cracking. Parallelamente, il campo sperimentale del consorzio è stato dotato di sistemi multifunzionali in grado di proteggere le piante da avversità come la temuta Drosophila suzukii, un insetto invasivo che rappresenta una minaccia per la qualità dei raccolti.
Questi interventi strutturali, sostenuti da una visione a lungo termine, sono il cuore della strategia di Vignola per difendere una produzione che, anche nel 2025, si conferma di altissimo livello qualitativo.
La stagione 2025: qualità confermata, ma meno prodotto disponibile
La campagna cerasicola 2025 si apre con volumi in linea con il potenziale produttivo locale, ma si inserisce in un contesto nazionale ed europeo segnato da una forte carenza di prodotto. Le condizioni climatiche avverse in molte aree dell’Europa hanno ridotto drasticamente l’offerta, creando pressioni sul mercato e generando un rialzo generalizzato dei prezzi.
Di fronte a questa situazione, il Consorzio di Vignola ha scelto un approccio responsabile e realistico: non sarà possibile attivare nei tempi e nei modi consueti le campagne promozionali inizialmente programmate. Come sottolineato dagli stessi produttori, l’offerta limitata di ciliegie di qualità rende impraticabile la prosecuzione delle attività promozionali previste dalle strutture commerciali.
Prezzi alti, ma nessuna speculazione
I prezzi delle ciliegie registrati sul mercato risultano elevati, ma il Consorzio tiene a precisare che non si tratta di dinamiche speculative. L’aumento delle quotazioni è conseguenza diretta della combinazione tra domanda elevata e offerta contenuta, in un contesto produttivo particolarmente difficile.
In questo scenario, la Ciliegia di Vignola IGP si distingue per essere l’unica nel panorama italiano in grado di offrire tracciabilità certificata, origine garantita e standard qualitativi riconosciuti a livello europeo, come attestato anche dal Ministero dell’Agricoltura.
Un messaggio diretto ai consumatori: scegliere qualità e origine certificata
In un momento così delicato per il comparto, il Consorzio ritiene fondamentale rivolgersi direttamente al pubblico più importante dell’intera filiera: i consumatori finali. “Invitiamo tutti a compiere scelte consapevoli e a premiare la qualità certificata. La Ciliegia di Vignola IGP è l’unica a garantire un prodotto d’eccellenza, sicuro, tracciabile e rispettoso di standard qualitativi elevatissimi. Sostenere i nostri produttori significa sostenere un’agricoltura responsabile, radicata nel territorio e capace di innovarsi nel rispetto della tradizione”, è l’appello del Consorzio.
Un invito che arriva in un momento in cui è più che mai importante valorizzare il made in Italy agroalimentare, scegliendo prodotti che siano espressione di un’identità territoriale forte, certificata e riconoscibile, come la Ciliegia di Vignola IGP, simbolo di una tradizione che guarda con fiducia e impegno al futuro.