Just Eat torna in comunicazione con una nuova campagna creativa che racconta, con ironia e leggerezza, un momento familiare a tutti: la battaglia interiore che accompagna la scelta di cosa ordinare. Dalla razionalità del cervello al desiderio di gusto delle papille gustative, la campagna celebra la varietà e la semplicità dell’esperienza Just Eat, che spazia dai piatti preferiti del food delivery alla spesa quotidiana e ai prodotti essenziali.
Dal cervello alle papille gustative: Just Eat racconta il dibattito interiore del “cosa ordiniamo?”
La piattaforma di food delivery Just Eat, parte di Just Eat Takeaway.com, lancia in Italia la nuova versione della campagna internazionale “Qualcuno ha detto Just Eat”. Lo storytelling ruota attorno al dibattito interiore che tutti vivono al momento dell’ordine: il cervello che pensa al cibo sano e al budget, gli occhi attratti dalle tentazioni più golose, lo stomaco che reclama comfort food e le papille gustative desiderose di sperimentare nuovi sapori. Una dinamica quotidiana che trova la sua soluzione in Just Eat, grazie a un’offerta ampia e diversificata per ogni occasione.
«Con questa campagna vogliamo celebrare con leggerezza e divertimento il momento della decisione dell’ordine. È una situazione che tutti conoscono: bilanciare una parte di sé che vuole mangiare sano e una che vuole concedersi uno sfizio» – spiega Francesco Fonzari, Head of Marketing di Just Eat Italia. «Just Eat è la risposta semplice a questi dilemmi. Dai ristoranti preferiti alla spesa a domicilio, dal cibo per animali agli articoli essenziali, rendiamo facile e piacevole trovare ciò che si desidera, quando lo si desidera.»
Un racconto quotidiano tra desiderio e razionalità
Diretta da Sam Hibbard, la campagna dà vita a mondi surreali e colorati ispirati ai film cult degli anni ’60, dove le diverse parti del corpo si sfidano con tono ironico e cinematografico. Realizzata in collaborazione con ABEL, comprende quattro spot televisivi distintivi e un piano di lancio integrato a 360 gradi tra social, influencer e canali digitali.
In ogni episodio, il cervello, gli occhi, lo stomaco e le papille gustative prendono vita in ambienti vivaci e stilizzati, competendo in modo giocoso per decidere cosa ordinare. I primi due spot mostrano situazioni quotidiane: una corsa in autobus dopo una lunga giornata, con lo stomaco che invoca un hamburger, e una pausa pranzo in ufficio, dove il cervello sceglie con razionalità un poke.
«È stato un piacere collaborare con ABEL e Just Eat per dare vita a questa idea. Mi ha colpito quanto questo dilemma sia universale: ogni volta che dobbiamo decidere cosa ordinare, parti diverse di noi vogliono cose differenti. È un terreno perfetto per la commedia» racconta Sam Hibbard, regista di FINCH. «Abbiamo voluto rendere i personaggi “interiori” distinti ma cinematografici, ispirandoci all’estetica dei film degli anni ’60 per creare un mondo surreale e divertente.»
«Just Eat è da sempre un punto di riferimento per la convenienza, con una credibilità consolidata sul mercato. Con questa campagna volevamo raccontare la leggerezza e la gioia che accompagnano il momento della scelta dell’ordine» aggiunge Nicole Jauncey, Founder & Creative Director di ABEL. «Dare voce alle diverse parti del corpo che si contendono la decisione ci è sembrato il modo più immediato e divertente per rappresentare questo insight universale.»

Un piano integrato e multicanale
La campagna debutta in Italia il 12 ottobre e sarà diffusa su TV, OLV, digital, PR, CRM e radio. Sui social, prenderà vita attraverso contenuti originali e collaborazioni con influencer, ispirate ai trend di TikTok legati al tema del “dibattito interiore” sulla scelta del cibo da ordinare.
Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con i partner di agenzia: ABEL per la creatività, UM per la pianificazione media e MSL, parte di Publicis Groupe, per le attività di PR.

