Il pollo arrosto si conferma tra i cinque cibi croccanti preferiti dagli italiani e conquista per il suo “crunch effect”, ovvero quella sensazione sonora e tattile che rende ogni boccone più soddisfacente. Secondo una ricerca di AstraRicerche per Unaitalia, per 6 italiani su 10 il rumore della pelle croccante del pollo genera appagamento e il 33,2% lo considera più saziante rispetto ad altri cibi crunchy. Per circa il 40% è inoltre un vero comfort food, grazie alla parte più amata: la pelle, indicata dal 35,3% come elemento irrinunciabile.
Il pollo arrosto al centro del Pollo Arrosto Day 2025
Il 2 ottobre torna il “Pollo Arrosto Day”, la maratona social promossa da Unaitalia che celebra la carne più acquistata in Italia (44% della spesa) e consumata dal 76,6% degli italiani almeno una volta a settimana. L’edizione 2025 sarà dedicata alla croccantezza e al “crunch effect”, fenomeno che coinvolge 8 italiani su 10 e che il 57% dichiara di ricercare più di quanto facesse in passato.
Il programma prevede alle 10.30 l’apertura con Lara Sanfrancesco, direttrice di Unaitalia, e Cosimo Finzi di AstraRicerche, seguita da ricette ASMR firmate Giallo Zafferano e dalla creazione di piatti “croccanti” con lo chef Sebastian Fitarau. Alle 16.00 andrà in scena la “sound experience” ideata da Errico Recanati, chef stellato del ristorante Andreina, insieme al collettivo Food Ensemble: la performance trasformerà i rumori di preparazione e cottura del pollo in musica elettronica.
Croccantezza protagonista: gusti e curiosità
Nella classifica dei comfort food salati croccanti più amati, le fritture occupano il primo posto (29%), seguite da patatine (17,4%), bruschetta (15,1%), pizza romana “scrocchiarella” (11,9%) e pollo arrosto (10,7%), che supera snack come noccioline e popcorn.
Il pollo è anche il piatto che più stimola appetito e desiderio (52,6%), superando la crosta del pane (46,1%) o il gorgoglio del caffè (44,7%). La pelle, che per il 47,7% è parte essenziale della ricetta, deve la sua irresistibilità al contrasto tra la croccante caramellizzazione esterna e la morbidezza interna.
La scienza del “crunch effect”
Il suono del cibo influisce sulle percezioni sensoriali: la masticazione può raggiungere 63 decibel, più di una conversazione normale. I cibi crispy, spezzati con gli incisivi, producono suoni acuti, mentre quelli crunchy, masticati con i molari, generano toni più bassi. Oltre il 65% degli italiani associa la croccantezza a soddisfazione, il 61,4% alla gioia e il 48,3% al rilassamento.
Il “crunch effect” ha anche effetti positivi su salute e benessere. Secondo studi della Ball State University, stimola la produzione di serotonina con effetti antistress. Inoltre, la ricerca della Brigham Young University evidenzia che masticare cibi croccanti può ridurre l’assunzione di calorie fino al 30%.

