Oggi è in atto un cambiamento profondo nelle abitudini di acquisto degli italiani, sempre più orientate alla salute e al benessere.
Secondo quanto rilevato dal report globale “Global State of Health & Wellness 2025: Navigating the shift from health trends to lifestyle choices” di NielsenIQ, il 68% dei consumatori italiani dichiara di assumere un approccio proattivo alla cura della propria salute, superando di 4 punti percentuali la media europea. Inoltre, il 35% si dichiara attivamente alla ricerca di nuove soluzioni sul mercato per migliorare il proprio benessere.
Il dato interessante è che quasi la metà degli italiani è disposta a spendere tra gli 88 e i 400 euro al mese per mantenere uno stile di vita salutare, confermando un impegno crescente che coinvolge anche le scelte alimentari.
Le nuove priorità: dormire meglio e invecchiare bene
Rispetto a cinque anni fa, il 59% degli italiani considera il sonno una priorità assoluta, mentre il 58% si concentra su un obiettivo a lungo termine: invecchiare bene. Si tratta di un’evoluzione culturale che riflette una visione olistica della salute, in linea con le tendenze globali analizzate anche da Food Affairs nella sezione dedicata al benessere alimentare.
Specialisti più credibili dei social
Quando si parla di salute, la fonte dell’informazione è fondamentale. In Italia, il 63% si affida ai consigli di esperti e professionisti, a fronte di una media europea del 44%. Al contrario, solo il 12% degli italiani dichiara di lasciarsi influenzare dalle opinioni espresse sui social network, segnando un distacco netto tra contenuti professionali e contenuti generici.
Benessere sì, ma con alcuni ostacoli
Nonostante il forte orientamento alla salute, il principale ostacolo percepito resta quello economico. Il 51% dei consumatori italiani indica il costo più elevato dei prodotti salutari rispetto a quelli tradizionali come deterrente alla scelta consapevole (contro il 53% della media europea). Anche la complessità delle etichette alimentari rappresenta una barriera per il 16% degli intervistati.
Proprio sulle etichette si concentra l’attenzione del 41% degli italiani, che ritiene fondamentali informazioni trasparenti e comprensibili per poter compiere scelte consapevoli a favore della salute.
Il ruolo chiave di aziende e istituzioni
Secondo il report, il 40% degli italiani chiede alle aziende di rendere i prodotti salutistici accessibili quanto quelli convenzionali. Al contempo, il 31% ritiene necessario un intervento più stringente da parte delle istituzioni per regolamentare l’etichettatura sanitaria e aiutare i consumatori a orientarsi.
Come osserva Alessandra Gaudino, Senior Consultant – FMCG Customer Success Italy di NielsenIQ:
«Oggi i brand devono andare oltre l’innovazione di prodotto: devono offrire chiarezza, accessibilità economica e ispirare fiducia. I consumatori sono pronti a investire nel proprio benessere ma hanno bisogno di essere orientati. Per le aziende, conquistare la lealtà dei clienti – anche nei segmenti premium – significa assicurarsi che l’intero portafoglio prodotti sia etico, sostenibile e socialmente responsabile».
Focus sull’alimentazione: cresce l’attenzione alla qualità
La relazione tra nutrizione e salute è sempre più centrale. In Italia, il 41% degli intervistati dichiara di voler aumentare nei prossimi 12 mesi il consumo di alimenti ricchi di fibre, come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e semi. Il 32% guarda con interesse crescente alle diete vegetali ad alto contenuto proteico, con maggiore consumo di quinoa, tofu, lenticchie e ceci.
Al contrario, gli alimenti ultraprocessati vengono sempre più evitati: solo il 2% dichiara di volerne acquistare di più, mentre il 51% li ritiene dannosi per la salute, una tendenza che conferma quanto già evidenziato da Food Affairs nel monitoraggio dei trend alimentari sostenibili.
Prodotti socialmente responsabili: cresce la domanda
Il benessere non è più solo una questione individuale. Oggi, il 61% degli italiani si dichiara disposto a pagare un prezzo maggiore per prodotti etici, cruelty-free o legati a cause sociali. Questo riflette una crescente consapevolezza verso la responsabilità sociale d’impresa, che diventa un criterio decisivo nelle scelte di acquisto.
La tecnologia è alleata della salute
Non manca infine l’aspetto tecnologico. Il 74% degli italiani preferirebbe acquistare dispositivi dotati di funzionalità specifiche per la salute e il benessere. Tra gli articoli più gettonati figurano friggitrici ad aria e altri strumenti per una cucina sana, acquistati dal 19% del campione. Oltre il 52% utilizza o vorrebbe utilizzare app e dispositivi digitali per monitorare la salute quotidiana.
Per il 68%, il prezzo resta la leva principale d’acquisto, ma il 57% del campione dichiara di destinare annualmente tra gli 88 e i 400 euro a questa categoria di prodotti.