641 milioni di euro nel 2023 è Il valore delle vendite degli alimenti a base vegetale registrato in Italia e riportato nell’ultimo Report del Good Food Institute.
Si tratta di un valore che continua la sua crescita inesorabile e che in questi ultimi dati totalizza un aumento del 16,1% rispetto al 2021 e dell’8% rispetto al 2022. Una domanda, dunque, che continua a salire, nonostante l’aumento dei prezzi causato dall’inflazione.
La crescita di domanda è confermata dall’aumento esponenziale del fatturato di gran parte delle aziende italiane che producono alimenti plant based. Come Biolab, con sede a Gorizia, che produce una vasta gamma di prodotti vegetali tra cui anche alcune novità alternative al pesce (gamberetti Fishy Burger e Tonno plant based).
L’azienda che, oltre a vendere in Italia esporta in 27 paesi e che è appena tornata dalla Plant Based World Expo, l’unica fiera statunitense di soli prodotti vegani, svoltasi a New York, registra dati di crescita in linea con la domanda sempre più alta di prodotti vegetali. Un fatturato che è cresciuto del 31 per cento dal 2022 al 2023 e del 32 per cento dal 2023 (15,9 milioni di euro) al primo semestre del 2024 (10,5 milioni di euro).
Secondo Massimo Santinelli, fondatore e titolare di Biolab, “Sia i nostri dati aziendali sia il nuovo Report del Good Food Insitute dicono chiaramente che sono sempre di più gli italiani attenti alle scelte alimentari che mettono in tavola prodotti a base vegetale per sostituire le proteine animali, considerate da molti consumatori poco sostenibili e anche poco salubri. Ci auguriamo che la politica sostenga questa transizione dei consumi stralciando definitivamente l’ipotesi – per ora congelata – di vietare il richiamo alla carne nelle etichettature dei prodotti plant based. Sarebbe inoltre un atto dovuto nei confronti di aziende Made in Italy che rappresentano delle eccellenze anche nel resto del mondo”.
Il settore, secondo il report del Good food Insitute, ha registrato vendite unitarie aumentate del 5,8%, e ha raggiunto i 303 milioni di unità, mentre i volumi di vendita sono aumentati del 2,6% tra il 2021 e il 2023, raggiungendo i 183 milioni di chilogrammi. In cima alla lista ci sono i prodotti di carne a base vegetale che hanno totalizzato un valore di 199 milioni di euro nel 2023 con un aumento del 24,2 per cento negli ultimi due anni e del 12,8 per cento tra il 2022 e il 2023 e contando, in termini di vendite, quasi 76 milioni di unità e quasi 15 milioni di chilogrammi.
Per quello che riguarda il 2024, i dati parziali relativi al periodo gennaio-aprile 2024 indicano che il valore totale delle vendite, le vendite unitarie e i volumi di vendita delle sette categorie di prodotti a base vegetale analizzate dall’Istituto di ricerca, hanno continuato ad aumentare rispetto allo stesso periodo nel 2023. Tutto questo nonostante gli alimenti a base vegetale abbiano prezzi più alti dei loro equivalenti di origine animale. “Così come per i dati del biologico, quelli del settore plant based dimostrano che nonostante la crisi i consumatori fanno scelte attente al loro benessere e a quello dell’ambiente. E c’è probabilmente anche una nuova sensibilità etica: il consumo di carne da allevamento industriale, con le condizioni degli animali, pesa sulle scelte di consumo”, conclude Santinelli.