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Gio. Mag 15th, 2025

La classifica dei brand globali con maggior valore. Nella top 10 anche Coca-Cola e McDonald’s

Interbrand ha presentato la classifica Best Global Brands 2024 che monitora e registra il valore dei principali brand a livello globale.

La classifica Best Global Brands 2024

Nel 2024, la global brand consultancy Interbrand presenta la sua annuale classifica Best Global Brands, un punto di riferimento per l’analisi del valore dei brand da oltre 25 anni. Fin dal 2000, lo studio longitudinale di Interbrand monitora e registra il valore dei principali brand a livello globale. Un quarto di secolo di analisi ha rivelato che, sebbene le tattiche di performance marketing possano portare ricavi a breve termine, la mancanza di investimenti in una strategia di brand a lungo termine ha impedito a molti brand di generare un valore complessivo di almeno 3.5 trilioni di USD. Nell’ultimo anno, questa lacuna ha tradotto in una perdita di ricavi di circa 200 miliardi di USD.

Il valore complessivo dei 100 brand globali nella classifica è aumentato di 3,4 volte dalla prima edizione di Best Global Brands (da 988 miliardi di USD a 3,4 trilioni di USD).

“Se questi brand fossero stati gestiti come asset strategici per la crescita, il valore complessivo di questi brand avrebbe potuto raggiungere 6,9 trilioni di USD. La crescita che osserviamo oggi nasconde un’incredibile opportunità mancata”, ha dichiarato Gonzalo Brujó, Global CEO di Interbrand.

Apple si conferma al primo posto

Apple si conferma al primo posto nella classifica, sebbene il suo valore abbia registrato una diminuzione per la prima volta in oltre due decenni (-3%).

“Al contrario di altri che si sono tuffati a capofitto nell’intelligenza artificiale, Apple ha intrapreso un percorso più consapevole, in modo da garantire che le proprie versioni di intelligenza artificiale corrispondano ai valori aziendali”, ha affermato Greg Silverman, Global Director of Brand Economics di Interbrand, commentando la situazione di Apple. “Questa scelta ha anteposto la fiducia a lungo termine ai ricavi a breve termine. Questa mossa ha quindi portato a una crescita delle azioni del 20% da inizio anno e prevediamo che il valore di questo brand aumenti nella classifica del 2025”.

I brand dell’automotive dominano la classifica 2024

Il settore automotive è il più rappresentato nella classifica del 2024, con ben 14 brand nei primi 100. Tra questi, tre – Toyota (n. 6), Mercedes-Benz (n. 8) e BMW (n. 10) – sono nella top 10. Kia (n. 86), Hyundai (n. 30) e Toyota (n. 6) hanno visto crescite a doppia cifra. Tuttavia, non tutti i brand del settore sono stati così fortunati: Tesla (n. 12) ha registrato una delle diminuzioni di valore più consistenti di quest’anno (-9%).

Il lusso di fascia alta: resilienza e innovazione

Il valore dei brand del lusso ha continuato la sua parabola ascendente (+7% rispetto al +6,5% dello scorso anno), estendendo la propria rilevanza grazie alla creazione di nuove esperienze per i consumatori e all’ampliamento dei touchpoint digitali, dimostrando una potente creatività legata al fattore umano.

Ferrari (n. 62) ha conquistato il titolo di “Top Rising Brand”, con un incremento del valore del 21%. Louis Vuitton ha scalato tre posizioni (dal n. 14 al n. 11), mentre Hermès (n. 22) e Prada (n. 83) hanno visto crescere il loro valore rispettivamente del 15% e del 14%.

Le new entry del 2024

Nvidia (n. 36), Pandora (n. 91), Range Rover (n. 96) e Jordan (n. 99) sono i nuovi ingressi nella classifica. Di particolare interesse è l’ingresso di Jordan, il primo “personality brand” a entrare nella Best Global Brands. Uber (n. 78) e LG (n. 97) sono invece rientrati in classifica.

Come è cambiato il marketing in 25 anni?

Negli ultimi 25 anni, Interbrand ha osservato un significativo cambiamento nel modo in cui le aziende affrontano la crescita. Oggi la C-Suite dà priorità a investimenti più contenuti, ma con ritorni nel breve periodo. Le strategie che combinano investimenti a lungo termine nel brand con azioni di breve periodo che portano benefici a livello di topline sono considerate le più efficaci, anche se ancora rare.

“Gli strumenti di performance, le capacità e i sistemi si sono evoluti nell’ultimo quarto di secolo. Man mano che questi strumenti cambiano, lo stesso accade per le pressioni e le aspettative nei confronti dei leader di brand e marketing. Oggi ci si aspetta che i CMO e i loro team ottengano ritorni maggiori in tempi più brevi, con investimenti complessivi inferiori”, ha concluso Brujó.

Le performance dei brand italiani

Oltre a Ferrari, anche Gucci (n. 41) e Prada (n. 83) si confermano nella Best Global Brands. Gucci ha risentito di un periodo di transizione, registrando una diminuzione del valore del brand. Prada, invece, continua la sua ascesa con una crescita del 14%, la seconda più alta tra i brand del lusso, grazie a risultati finanziari superiori alla media e alla sua capacità di costruire relazioni a lungo termine con i suoi consumatori.

“Le performance dei brand italiani sono un’ulteriore dimostrazione che i brand con i migliori tassi di crescita sono quelli che sono in grado di evolvere e fare evolvere le relazioni con i consumatori”, conferma Lidi Grimaldi, CEO della sede italiana di Interbrand. “Sono in grado di leggere e anticipare le aspettative dei consumatori e di creare relazioni rilevanti che trascendono il settore di appartenenza, ampliando la loro presenza”.

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