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SOSTENIBILITÀ

Dalla parte di chi opera per la ripresa della filiera del food. Il Direttore Generale D’Angeli: puntare su giovani, sostenibilità e merito

In bilico tra pandemia e nuova normalità. Le aziende stanno vivendo una fase di passaggio cruciale: l’ultimo anno e mezzo ha portato a un reset generale, che ora impone di riformulare strategie, obiettivi e priorità. Dopo mesi di chiusure e difficoltà, c’è voglia di tornare a riprendersi il gusto di stare insieme e trovare nuove opportunità di collaborazione. Ogni evento che consenta di incontrare dal vivo gli operatori del settore, merita dunque la massima attenzione e partecipazione.

Cibus, da questo punto di vista, come fiera italiana più importante del settore agroalimentare, può offrire un contributo di grande valore. CLAI, realtà agroalimentare che opera sul mercato nazionale e internazionale con diverse specificità distintive, come la selezione di carne esclusivamente 100% italiana che arriva da suini nati e allevati in Italia, ne condivide in pieno lo spirito e l’intento di favorire la ripresa del settore e la considera un’occasione importante per presentare al mercato il suo percorso di rebranding, le attività e i nuovi prodotti. Inoltre, in un momento particolare come quello che stiamo attraversando, si rivela ancora più importante essere dalla parte di chiunque opera seriamente per la ripresa della filiera italiana del food.

SETTORE AGROALIMENTARE PUÒ TRAINARE RIPRESA ECONOMICA

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Ciò che è successo nell’ultimo anno ha esposto il settore agroalimentare a una continua evoluzione di atteggiamenti verso la produzione e il consumo di cibo. Diventa dunque quantomai necessaria una “cooperazione” sempre più stretta tra soggetti del sistema, tra produttori e consumatori, che vada oltre la semplice dimensione dello scambio economico e faccia riferimento a obiettivi condivisi di sostenibilità sociale e ambientale. “Quello agroalimentare è un settore forte e pieno di risorseè certo Pietro D’Angeli, Direttore generale CLAI –, può essere il traino principale della ripresa economica. Bisogna però ragionare in termini di sistema, smettendo di agire unicamente per il tornaconto della propria realtà. Oggi cooperare tutti insieme per ripartire significa rendere la crescita più inclusiva, più sostenibile e più vera.Per poter crescere sui mercati internazionali è fondamentale che la nostra straordinaria filiera, vero valore aggiunto per l’intera economia nazionale, si prefigga obiettivi comuni e tutte le aziende lavorino insieme per raggiungerli”.

ORA PUNTARE SU GIOVANI, SOSTENIBILITÀ E MERITO

Per D’Angeli stiamo attraversando un momento decisivo, dunque: a metà tra la fase di emergenza della pandemia e un nuovo inizio. “Le regole del passato sono saltate, ogni azienda deve decidere di nuovo cosa vuole essere, quali sono i suoi valori, i capisaldi da proteggere e intorno ai quali costruire la propria ragion d’essere. Il nuovo imperativo? Per noi è riassunto in tre parole: giovani, sostenibilità e merito”. Tre elementi basilari per la crescita e affrontare bene questa fase di ripartenza.

CLAI su questo versante è avvantaggiata: il modus operandi cooperativo favorisce il percorso umano e professionale di chirealmente ha un valore da mettere a disposizione di tutti, a prescindere dall’età. Un modo che concepisce il merito come investimento sui talenti delle persone, che premia dunque l’impegno di ognuno nel far diventare il proprio talento una risorsa per tutti. “Anche durante la pandemia abbiamo continuato ad assumere – conferma D’Angeli –. Ben 21 persone inserite solo nell’ultimo anno, di cui otto ragazzi provenienti direttamente dall’università. Siamo ancora più convinti che in questa nuova fase che si sta aprendo si debba puntare fortemente sui giovani: servono la loro energia, il loro entusiasmo e la freschezza delle loro idee e competenze innovative”.

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DI CLAI

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Ripartire deve coincidere con una profonda responsabilità: la nuova normalità richiederà maggiori attenzioni anche sul piano green. “La scelta di definire la propria identità ambientale non è più un’opzione – conclude D’Angeli –. Ogni azienda deve investire concretamente parte delle sue energie per contribuire a migliorare il pianeta. Ogni decisione assunta in CLAI tiene conto del suo livello di sostenibilità”.

CLAI A CIBUS CON I SUOI PRODOTTI D’ECCELLENZA

Per quanto riguarda l’appuntamento fieristico di Parma, la cooperativa agroalimentare imolese ha deciso di presentarsi con una ricca selezione dei suoi prodotti e di quelli degli altri suoi marchi: Zuarina, brand storico nella produzione del prosciutto crudo di Parma, e Faggiola, azienda di prodotti caseari tipici toscani. La cosa più importante è però tornare a incontrarsi: per questo motivo lo stand CLAI ha organizzato gli spazi per potenziare al meglio il suo grado di ospitalità, in modo da stringere in un virtuale abbraccio, e con tanti sorrisi, tutte le persone che stanno passando in visita.

È un momento importante per la ripresa economicasottolinea Gianfranco Delfini, Direttore Marketing CLAI –. Cibus è il primo grande appuntamento del settore che “interpreta” questo momento: si torna al contatto umano, parlandosi senza la mediazione di schermi e telecamere. Una bella occasione per consolidare il filo delle connessioni sviluppate nel corso del tempo e, ovviamente, stimolarne di nuove. Da quando abbiamo iniziato la nostra grande operazione di rebranding è la prima volta che possiamo presentare “fisicamente” il percorso di comunicazione che stiamo affrontando e la nostra nuova immagine di prodotto con il nuovo logo. Ci presentiamo a questo appuntamento con la volontà di essere sempre più “partner” per i nostri clienti, capaci di ascoltarli, soddisfarli, condividerne i valori e crescere insieme in progetti mirati costruiti con loro, e con un’accurata selezione di prodotti. Dai nostri product title, come la Passita; alle ultime novità, come il Salame senza conservanti Imola 1962 e la Culatta Zuarina. Dai prodotti vicini al trend salutistico o bio, come il Salame Bellafesta e il Crudo di Parma Zuarina Bio; ma anche a tutti quelli che esprimono i valori e l’identità del territorio italiano, perché fatti solo con carni selezionate di suini nati e allevati in Italia e con tutta la cura e il rispetto delle grandi tradizioni regionali del nostro Paese. Pensiamo ai “nostri” prodotti emiliano-romagnoli come il Salame Contadino e il Campagnolo, ma anche alla Ventricina e alla Spianata, che hanno radici prettamente meridionali, ma che riusciamo a interpretare in termini qualitativi grazie all’expertise degli uomini CLAI e alla connessione emotiva e valoriale che si è creata nel tempo con quel territorio”.

Insomma, la cooperativa imolese vuole capitalizzare al massimo la possibilità offerta da Cibus di far toccare con mano la qualità dei propri prodotti italiani al 100%. Soltanto sentendo dal vivo i profumi e facendo sperimentare al palato i loro sapori straordinari, è possibile infatti comprendere fino in fondo quanto lavoro, dedizione e passione si “nascondano” dietro a ogni prodotto. I salumi CLAI celebrano i gusti e sapori che rendono speciale tutto il buono dell’Italia.

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TM

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