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Mer. Ott 9th, 2024

In linea con agenda 2030

“L’Italia, con la sua capacità di sviluppo di sistemi alimentari radicati nella sostenibilità agricola e nella cultura del cibo di qualità, è vista come un modello per il rapporto fra il Buono del cibo e la sostenibilità, anche economica, dell’agricoltura, dell’agroindustria, dell’allevamento”. E’ quanto ha detto Luigi Di Maio intervenendo oggi a “Il Buono! della dieta mediterranea e dell’agrifood italiano verso il Food Systems Summit”, evento organizzato da MaKer Faire Rome, in vista del Vertice dei sistemi alimentari del prossimo settembre a margine Assemblea Onu, che sarà preceduto da un pre vertice a fine luglio a Roma.

“Il Pre-Summit a Roma tra il 26 e il 28 luglio sarà un banco di prova per proporre azioni per migliorare il modo in cui pensiamo, produciamo e consumiamo il cibo a livello globale”, ha proseguito il ministro degli Esteri, ricordando come il nostro Paesi vanti “un impegno ultra decennale sulla sicurezza alimentare e un’elaborazione di politiche e di soluzioni in costante aggiornamento”.

Sottolineando poi le ” connessioni del tema con la Cop26 e il G20 a Presidenza italiana”, Di Maio ha ricordato che “con l’Agenda 2030 al centro del processo, il Vertice è in continuità con l’azione decennale per l’obiettivo di sviluppo sostenibile “Fame Zero”: e cioè arrivare entro il 2030 a un mondo in cui siano garantite sicurezza alimentare e un’alimentazione equilibrata per tutti”.

“Costruire nuovi modelli sostenibili di consumo e produzione grazie anche all’innovazione e alla ricerca, significa rafforzare, e non tagliare, i legami con la terra, le risorse idriche e il suolo”, ha proseguito il ministro, affermando che oggi abbiamo “l’occasione straordinaria di sostenere una ripresa globale verde, inclusiva, resiliente e di successo che richiede energia pulita e accessibile, infrastrutture resilienti e a basse emissioni di carbonio; un’agricoltura e un’economia del mare responsabili e integrate”.

“Al Pre-Vertice sui sistemi alimentari di Roma, porteremo l’impegno italiano a promuovere il modello sostenibile che ho descritto, in linea con l’Agenda 2030. È un impegno concreto che punta l’attenzione sulla consapevolezza di ciò che viene prodotto e, arrivando nel nostro piatto, unisce alimentazione e benessere” ha concluso di Maio ricordando il lavoro insieme alla Fao e alle agenzie del polo romano dell’Onu “per costruire sistemi alimentari che non siano concepiti come estranei alle realtà locali”.

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