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E’ online Combivino, app che abbina vino al cibo. Il ‘sommelier personale’ pronto per il lancio internazionale – GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIONE

Mai più impreparazione o incertezze nella scelta del vino, ma si potrà anche “ostentare” una certa conoscenza dei vini e il loro accostamento con i cibi con l’amata o l’amato, fra colleghi, amici o parenti. Il tutto è possibile grazie all’applicazione Combivino realizzata dal giovane imprenditore Alessio Papasergio, specialista di economia aziendale con la passione per l’enogastronomia, e dall’esperta di vini Federica Zevi. L’applicazione è scaricabile gratuitamente nelle versioni IOS e Android.

L’app supera in queste ore i 2.000 download dai primi giorni del lancio, con una media di 70 registrazioni al giorno solo nelle ultime ore.  L’applicazione offre un numero di combinazioni vino-cibo praticamente infinito. Parliamo di circa 1.000 pietanze (dolci e salate) combinate con 300 tipi di vini (tra italiani e internazionali). E’ possibile inserire fino a 8 pietanze contemporaneamente e, in assenza di coincidenza perfetta, il sistema fornisce risultati utili che superino un matching del 60%. L’App poi è in continua fase di integrazione, per cui ci saranno sempre più cibi e stiamo già lavorando per sviluppare ulteriormente la parte dei vini internazionali. L’applicazione è disponibile anche in inglese ed è previsto il lancio a livello internazionale nei prossimi giorni.

L’applicazione ha due funzioni uniche nel loro genere: l’abbinamento multiportata, che consente di “combinare” il giusto vino per un solo alimento, un pasto completo oppure con tutte le portate che arrivano in tavola, e l’opzione “Degustazione”, con la quale si può condizionare la scelta del secondo vino in base alle caratteristiche del vino precedentemente degustato.

Così Federica Zevi, Sommelier e Beverage Manager di Portale Chef: “Siamo partiti dalla classificazione sviluppata nella Carta dei Vini online, un servizio riservato alla ristorazione, e abbiamo suddiviso il vino in commercio in 6 categorie e 45 tipologie, dando evidenza al corpo e alla nota organolettica prevalente, quella percezione cioè che spicca rispetto alle altre. Il corpo va di pari passo con la struttura della pietanza, mentre la nota organolettica si accorda con le sue caratteristiche tattili e aromatiche. Fatto questo abbiamo semplicemente abbinato ogni singola pietanza ci venisse in mente con le corrispondenti tipologie di vino.

Spiega Federica Zevi: “Prendiamo ad esempio un piatto tipico della tradizione romana: la Carbonara. Qui abbiamo una grande pastosità e una tendenza dolce dovuta sia alla presenza dell’uovo in quella consistenza che all’amido della farina della pasta. Poi bisogna considerare la componente untuosa indiretta per la presenza del grasso sciolto alla temperatura di servizio e la succulenza del guanciale, oltre alla sapidità del pecorino e l’intensa aromaticità del pepe e del guanciale stesso rosolato. Per questo piatto consigliamo innanzitutto le Bollicine con un basso residuo zuccherino, per il loro potere sgrassante in grado di pulire meccanicamente la bocca. Parliamo di spumanti secchi, aciduli e crudi, come un Metodo Classico Brut o un Pas Dosé. In assenza della bolla abbiamo bisogno di una reazione chimica che abbia un effetto asciugante sulla succulenza untuosa. Quindi tra i vini bianchi consigliamo alcune tipologie di maggiore struttura per avere un contributo alcolico che sostenga l’untuosità e l’intensa aromaticità del piatto. Tra i rossi proponiamo invece vini con una maggiore componente acida e un tannino moderato, così da pulire la bocca senza superare l’intensità della pietanza e andare in contrasto con la sapidità del pecorino. Questo è stato il nostro approccio tecnico; la stessa analisi svolta per la Carbonara è stata applicata per ogni singolo piatto che potete trovare su Combivino.” 

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Alessio Papasergio, fondatore e Amministratore di Portale Chef: “L’abbinamento tra cibo e vino segue regole oggettive e soggettive, e noi di Portale Chef abbiamo voluto metterci anche del nostro. L’App Combivino è nata per opportunità ma anche per gioco, e così ci piacerebbe fosse percepita da tutti. In molti ci hanno fatto i complimenti per la semplicità con cui è possibile trovare un vino in abbinamento con un alimento. Quello che può sembrare “facile” è stato frutto di un lunghissimo lavoro, durato oltre un anno, di impostazione, definizione e classificazione di tutti gli elementi che caratterizzano ogni piatto e ogni tipo di vino. Una volta trovata la metodologia ci siamo impegnati per rendere l’esperienza dell’utente più semplice e veloce possibile, fornendo risposte corrette e nozioni che aumentassero la conoscenza e la curiosità verso questo mondo”.

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TM

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