Lo spreco alimentare domestico in Italia continua a crescere. Secondo i dati più recenti elaborati dall’Osservatorio Waste Watcher, ogni famiglia butta in media 617,9 grammi di cibo a settimana. Un costo che vale 8,242 miliardi di euro solo tra le mura domestiche e 14,101 miliardi di euro lungo tutta la filiera agroalimentare, con un incremento del +9,41% rispetto al 2024.
Nella top five dei cibi più sprecati: frutta fresca (24,3 g), pane (21,2 g), verdure (20,5 g), insalate (19,4 g) e cipolle, aglio e tuberi (17,4 g).
Proprio questi ingredienti “base” – spesso considerati scontati – possono diventare dei preziosi alleati per contrastare lo spreco alimentare trasformando gli avanzi in nuove opportunità culinarie con un mix di creatività e la giusta farina.
“Se ci pensiamo, la farina rappresenta uno degli ingredienti più versatili nella lotta contro lo spreco alimentare domestico,” osserva Anna Pantanali, responsabile marketing e R&S di Molino Moras, l’azienda molitoria friulana che da 120 anni valorizza l’arte della macinazione del grano tenero in Friuli Venezia Giulia. “Con la giusta conoscenza, può diventare il ponte che trasforma gli avanzi in nuove creazioni culinarie, riducendo di gran lunga lo spreco nelle nostre cucine”.
Le 6 mosse per salvare cibo e portafoglio
Per dare maggiore concretezza ai consigli, Molino Moras si è confrontato con chi, nella cucina quotidiana, ha fatto della ricerca delle materie prime e dell’organizzazione in cucina per evitare gli sprechi alimentari la sua cifra distintiva.
Ecco 6 idee anti-spreco e facilmente replicabili, anche per chi ha poco tempo in cucina, di Molino Moras e Angela Berton, food blogger e content creator.
1. Il pane di ieri diventa protagonista di domani
Quando il pane avanza e diventa raffermo, non è un rifiuto ma una risorsa: tostato e sbriciolato diventa una panatura più fragrante di quelle confezionate, a cubetti può trasformarsi in crostini per vellutate o insalate, e con uova, latte e un tocco di farina rinasce come french toast o polpette vegetariane che profumano di casa.
2. Frutta troppo matura? È l’ingrediente perfetto
La frutta troppo matura invece, nasconde dolcezza: banane annerite, mele leggermente ammaccate o pere molto mature possono finire in muffin e plumcake umidi e profumati, magari arricchiti con farine integrali o di segale che aggiungono fibre e gusto rustico. Un’altra idea può essere congelare i pezzetti di frutta in eccesso per creare smoothie o sorbetti pronti anche fuori stagione.
3. Le verdure “dimenticate” si trasformano in primi piatti
Zucchine, carote, spinaci che iniziano ad appassire in frigorifero, insieme a farina e uova, diventano gnocchi colorati o pasta fresca fatta in casa; oppure, saltate in padella, possono riempire quiche o focacce rustiche che danno nuova vita a ciò che altrimenti sarebbe scarto.
4. Nuova vita per cipolle, aglio e tuberi
Spesso dimenticati in dispensa e pieni di germogli, bastano pazienza e semplicità per recuperarli. Una cottura lenta, un legante di farina e qualche aroma li trasformano in una zuppa alla francese o in una salsa densa e saporita. Patate e tuberi, anche se raggrinziti, possono rinascere come gnocchi morbidi o pancake salati, mentre gli spicchi d’aglio possono essere tritati, essiccati o congelati per un uso futuro.
5. Il freezer come alleato strategico
Spesso non è risaputo che alcuni alimenti e materie prime possono sorprendentemente essere congelati, un piccolo trucco che aiuta a ridurre gli sprechi e a gestire meglio la dispensa. La frutta troppo matura, ad esempio, può essere trasformata in salse di frutta pronte all’uso, ancor meglio se congelate negli stampini per il ghiaccio: basterà estrarre la porzione necessaria per arricchire pancake a colazione o cheesecake da condividere. Un ultimo esempio è quello di congelare basi per pizza o focacce già cotte in precedenza.
6. Pianificare con gli ingredienti di base
Infine, ultima ma non ultima, la pianificazione. E’ il gesto più semplice ma più efficace: verificare il frigo una volta a settimana, congelare in anticipo pane o frutta, tenere farine diverse in dispensa permette di improvvisare piatti gustosi e ridurre lo spreco senza sforzo.
“La chiave di tutti questi consigli? Cambiare prospettiva: non dobbiamo vivere gli avanzi come scarti ma piuttosto come opportunità per dare nuova vita al cibo generando, cosa che possiamo fare anche nel nostro piccolo, un impatto nel sistema alimentare. La farina è una materia prima fondante, trasformativa, che lega sapori e consistenze e che da forma alla nostra creatività in cucina”, conclude Angela Berton.

