Notizie
Mar. Lug 8th, 2025

Barilla scommette sul futuro del sistema alimentare con la 7a edizione di Good Food Makers

Con quasi 150 anni di storia alle spalle, il Gruppo Barilla guarda al futuro rinnovando il proprio impegno verso l’innovazione. In un contesto globale in continua evoluzione, segnato dal progresso tecnologico e da nuove esigenze dei consumatori, l’azienda apre le porte al confronto con partner e stakeholder della filiera per costruire insieme soluzioni concrete, visionarie e sostenibili.

Nasce così Good Food Makers 2025, la settima edizione del programma di open innovation rivolto a startup, spin-off e aziende innovative pronte a trasformare il settore agroalimentare. L’edizione 2025 si presenta in una veste speciale: Good Food Makers – ECOSYSTEM, sviluppata in collaborazione con Almacube, l’hub dell’innovazione dell’Università di Bologna e di Confindustria Emilia Area Centro. Obiettivo: creare un ecosistema di innovazione aperto, capace di facilitare l’adozione di tecnologie emergenti lungo l’intera catena del valore Barilla.

Un’opportunità per creare impatto reale

Le tre realtà selezionate prenderanno parte a un percorso collaborativo di quattro settimane, lavorando a stretto contatto con manager di Barilla e delle aziende partner. L’esperienza offrirà accesso a una rete di valore e l’opportunità di co-progettare soluzioni con un impatto tangibile, dal campo alla tavola.

Le candidature resteranno aperte fino alla fine di luglio. Il programma prenderà ufficialmente il via a settembre e si concluderà a gennaio 2026 con l’Innovation Day.

“Good Food Makers rappresenta il nostro impegno verso un’innovazione concreta, condivisa lungo tutta la filiera”, afferma Claudia Berti, Head of Open Innovation di Barilla. “In un panorama in costante trasformazione, la collaborazione con realtà dinamiche è essenziale per affrontare sfide come la sostenibilità e la digitalizzazione. L’edizione Ecosystem ci consente di lavorare fianco a fianco con partner strategici per trasformare idee in soluzioni pronte all’uso.”

Le tre sfide dell’edizione 2025

Le challenge di quest’anno sono state definite in collaborazione con i partner Barilla:

  1. AgTech for Climate Resilience – con Open Fields: cerca soluzioni innovative per ottimizzare la coltivazione del basilico e la gestione delle erbe spontanee, con un occhio di riguardo per il cambiamento climatico e la sostenibilità agricola.
  2. New Frontiers in Detection – con Bizerba: mira a sviluppare tecnologie avanzate per migliorare precisione e affidabilità dei sistemi di rilevamento negli impianti produttivi, aumentando qualità, controllo e efficienza.
  3. Best on Shelf – con Conad Nord Ovest: punta a innovazioni capaci di monitorare efficacemente visibilità e presenza dei prodotti sugli scaffali, migliorando anche la gestione dei punti vendita e l’esperienza dei clienti.

Una storia di risultati concreti

Dal 2019 a oggi, Good Food Makers ha raccolto oltre 900 candidature da 25 Paesi e collaborato con 26 startup, accompagnandole in percorsi concreti di crescita e sperimentazione.

Tra i progetti di maggiore successo:

  • Connecting Food ha digitalizzato la filiera del basilico fresco destinato al pesto Barilla, rendendola tracciabile tramite tecnologia blockchain e accessibile via QR code, coinvolgendo oltre 50 realtà tra fornitori e produttori.
  • Nosh Biofoods, selezionata nel 2023, continua a collaborare con Barilla per sviluppare ingredienti sostenibili e altamente nutritivi attraverso processi di fermentazione.
  • Manual.to, piattaforma per la formazione semplificata, è già in fase di implementazione nello stabilimento di Cremona.
  • Voxpopme, con la sua IA per le ricerche di mercato, è ora parte degli strumenti di analisi di Barilla. “Questa collaborazione ha avuto un impatto reale sul nostro business,” afferma Andy Barraclough, CEO e fondatore.

Ricerca e sviluppo al centro del modello Barilla

Nel 2024, Barilla ha investito circa 50 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo. Il nuovo headquarters R&D, attualmente in fase di ampliamento a Parma, si estenderà su oltre 12.000 mq e ospiterà tutte le competenze tecniche del gruppo. Questo nuovo polo rafforzerà le capacità dell’azienda di innovare, anche grazie al lavoro in team interdisciplinari e internazionali, in sinergia con realtà esterne come le startup selezionate da Good Food Makers.

Related Post