Notizie
Lun. Lug 14th, 2025

Olio EVO: proprietà nutrizionali e utilizzi in cucina

Noto fin dai tempi antichi come “oro verde del Mediterraneo”, l’olio di oliva contiene sostanze ad alto valore biologico. Chiunque voglia seguire una sana alimentazione deve includere tale alimento in quantità adeguate, onde evitare carenze nutrizionali. Ecco le proprietà e gli usi in cucina.

Le proprietà che rendono unico l’olio EVO

Utilizzato da sempre come condimento, questo grasso di origine vegetale apporta 884 kcal per 100 g e si può considerare un nutraceutico a tutti gli effetti, soprattutto se si tratta di un prodotto di qualità come l’olio EVO Carli. È costituito da lipidi monoinsaturi (74.5%), saturi (16%) e polinsaturi (9-9.5%), mentre è quasi totalmente privo di carboidrati, proteine e fibre alimentari.

Grazie ai polifenoli e alla vitamina E contrasta i radicali liberi e ritarda il processo d’invecchiamento cellulare. Inoltre contiene acido oleico (monoinsaturo), indispensabile per tenere i livelli di colesterolo cattivo (LDL) entro la soglia consentita e mantenere inalterata la concentrazione di colesterolo buono (HDL).

Sono presenti anche tracce di squalene e oleocantale. Il primo dà un contributo significativo nella prevenzione dei tumori, mentre il secondo (disponibile soprattutto nella varietà extra vergine) vanta proprietà antinfiammatorie ed è responsabile del retrogusto piccante.

Attività antibatterica e lassativa, assorbimento delle vitamine liposolubili (A, K, E, D), abbattimento dei picchi glicemici, prevenzione delle malattie neurodegenerative, azione emolliente e lenitiva sulla cute sono altre peculiarità attribuite a tale alimento. Naturalmente più le materie prime sono pregiate, più l’apporto nutrizionale risulterà bilanciato.

Impiego dell’olio EVO in cucina

Per apprezzarne appieno le qualità, il modo migliore per utilizzarlo è a crudo, anche in pesti e salse. Oltre a sprigionare interamente la propria componente aromatica, l’olio EVO non sottoposto a riscaldamento mantiene inalterate le sostanze nutritive, con benefici a lungo termine per la salute.

Dato il punto di fumo elevato (compreso tra 195°C e 198°C) si presta a cotture in padella, in umido, sous vide (sottovuoto), arrosto e perfino a fritture, con ottimi risultati. Sempre più spesso viene impiegato nella preparazione di dolci vegani o, comunque, al posto del burro, per il ridotto apporto di grassi saturi.

Interessante anche l’uso nella preparazione delle conserve in vasetti. Rispetto agli oli di semi, quelli ottenuti dalla spremitura delle olive vantano una resistenza all’ossidazione molto più elevata. Pertanto evitano il deterioramento degli alimenti nel breve periodo, che guadagnano punti in termini di gusto e sicurezza.

Data la sua versatilità, acquistare olio EVO Carli è sicuramente una scelta di qualità.. I dietologi consigliano di non andare oltre 2 cucchiai da minestra al giorno per le donne e 4 per gli uomini. Si tratta di dosaggi di primo orientamento: potrebbero diminuire in caso di sovrappeso e aumentare lievemente per coloro che praticano una regolare attività fisica.

Un aspetto importante: la conservazione

Scegliere un valido alimento come l’olio EVO Carli non basta, ma bisogna conoscere le modalità corrette per il mantenimento. Il vetro è il materiale di elezione per la conservazione domestica.

Un grande nemico del prodotto è il calore, quindi deve stare lontano da forni e fornelli. Speciali cautele vanno riservate in tarda primavera e d’estate, periodo nel quale l’aria diventa troppo calda: è bene riporre le confezioni (incluse quelle sigillate) in un mobile in basso, meglio ancora in cantina.

Attenzione anche a umidità e luce, che possono alterare le proprietà organolettiche degli oli in ogni periodo dell’anno. Un luogo asciutto e al riparo dai raggi solari è l’ideale per preservarne le caratteristiche, in particolare gli aromi, la consistenza, le sostanze nutritive e la tenuta in cottura.

La naturale solidificazione a temperature pari o inferiori a 5-10°C, infine, non deve destare alcuna preoccupazione. A meno che l’olio EVO non sia stato messo in frigorifero, la sua cristallizzazione non è segnale di compromissione. Per risolvere il problema, basta lasciarlo a temperatura ambiente fino a liquefazione.

Related Post