Il mercato eCommerce Food&Grocery in Italia continua a crescere e consolida la propria posizione nel retail: nel 2025 si stima un aumento dell’8,5% rispetto al 2024, una performance superiore alla media dell’e-commerce di prodotto, che si ferma al +6%. Tuttavia, la quota di vendite online nel settore alimentare è ancora contenuta, pari al 6,5% del totale Food, contro il 12% medio dell’intero comparto B2C prodotto.





Il comparto cresce più della media dell’e-commerce di prodotto, ma l’omnicanalità è ancora una sfida per molte aziende
Sono alcuni dei dati emersi durante l’evento Netcomm Focus Food&Grocery, dal titolo “Strategie e innovazione per lo sviluppo del Food & Grocery omnicanale”, nel corso del quale sono state presentate le evidenze della ricerca NetRetail 2025 Focus Food&Grocery, realizzata da Netcomm in collaborazione con NIQ.
“Serve più integrazione tra fisico e digitale”
«L’e-commerce Food&Grocery si conferma un comparto dinamico, con una crescita superiore alla media dell’e-commerce nel suo complesso», ha dichiarato Roberto Liscia, presidente di Netcomm. «L’80% degli operatori oggi investe in digitalizzazione, ma solo il 26% ha adottato modelli realmente omnicanale: un segnale chiaro che c’è ancora molto da fare. È necessario innovare i processi, valorizzare il capitale umano e personalizzare l’offerta, puntando su una sinergia più efficace tra canale fisico e digitale».
In questo contesto, sottolinea Liscia, il Retail Media – online e in-store – si sta affermando come leva strategica per migliorare l’esperienza d’acquisto e la comunicazione di marca, con risultati variabili in base agli obiettivi e ai contesti di attivazione.
Prezzi online più alti: pesa la logistica
Nel 2024 il fatturato complessivo della GDO alimentare italiana è cresciuto del 3%. A trainare il settore restano i Discount, premiati da una strategia di ampliamento e valorizzazione delle private label, sempre più apprezzate dai consumatori.
Sul fronte eCommerce, si conferma una tendenza a prezzi medi più elevati rispetto ai negozi fisici: a dicembre 2024 il differenziale è del +5%, contro il +3,5% rilevato a inizio anno. Una dinamica legata in larga parte ai costi logistici, che incidono ancora in modo significativo sulla redditività degli operatori online.
Consuetudine e qualità dell’esperienza contano più del prezzo
Per i consumatori, il prezzo non è la leva principale: il 35% degli acquirenti online nel Food&Grocery (+8% sul 2024) dichiara di comprare per abitudine consolidata. Cresce anche l’importanza della varietà dell’offerta (29,6%), della qualità della consegna (29,4%) e dell’efficienza complessiva del servizio (25,3%).
Il customer journey nel comparto è più diretto rispetto ad altri settori: i consumatori utilizzano in media 3,6 touchpoint per completare un acquisto, contro i 3,9 rilevati altrove. Tra i driver di scelta più rilevanti figurano chatbot e AI, recensioni, blog, riviste, social media e comparatori.
In oltre 7 acquisti su 10 si tratta di riacquisti, una quota più alta rispetto a qualsiasi altro segmento merceologico online.
Chi acquista: giovani, urbani e sempre più fedeli
L’identikit dell’acquirente digitale nel Food&Grocery evidenzia una concentrazione tra i 25 e i 44 anni e nei grandi centri urbani. In crescita anche gli “acquirenti consapevoli” (+7 punti percentuali) e gli “acquirenti abituali” (+4 punti), rispetto alla media degli altri comparti.
La consegna a domicilio resta il metodo preferito per l’82% degli utenti, ma si rafforza il ritiro in locker o in negozio, che raggiunge il 15,9% (+5,7% sul 2024). Meno rilevante invece il ritiro presso punti terzi, in linea con la media di altri settori.