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Lun. Lug 14th, 2025

Giacomo Ponti nuovo presidente di Federvini. Filiera da 21,5 miliardi e export record.

Giacomo Ponti
Giacomo Ponti

Si è svolta a Roma l’assemblea generale di Federvini, durante la quale Giacomo Ponti è stato nominato nuovo presidente della federazione, succedendo a Micaela Pallini. Ponti, rappresentante della nona generazione dell’azienda di aceti di Ghemme, assume per la prima volta la guida dell’intera federazione, a conferma del peso crescente del comparto aceti tra vini, spiriti e prodotti correlati.

Al via la presidenza di Giacomo Ponti

All’appuntamento hanno anche preso parte i nuovi responsabili dei gruppi merceologici: vice presidenti Aldo Davoli e Piero Mastroberardino; Albiera Antinori per il gruppo vini; Leonardo Vena per il gruppo spiriti; Sabrina Federzoni per il gruppo aceti.

Una filiera solida nonostante le crisi globali

Secondo l’Osservatorio Federvini–Nomisma, nel 2024 l’export italiano di vini, spiriti e aceti ha raggiunto i 10,5 miliardi di euro, con un saldo commerciale positivo di 8,9 miliardi. La filiera, composta da oltre 40mila imprese, ha generato un valore complessivo di 21,5 miliardi e impiegato oltre 81mila addetti, nonostante tensionscatenate dalla geopolitica, inflazione e rincari energetici.

Ponti: “Federvini presidio di competenza e visione internazionale”

Ponti ha dichiarato: “Accolgo questo incarico con senso di responsabilità. Federvini lavorerà per rafforzare la competitività internazionale del nostro settore, valorizzando la qualità, la sostenibilità e il patrimonio culturale dei vini, spiriti e aceti”.

Pallini: “Difeso un modello produttivo e culturale”

Lasciando la presidenza, Pallini ha affermato: “Parto con orgoglio per il lavoro svolto, difendendo il valore culturale del sistema produttivo e promuovendo la sostenibilità. Auguro a Ponti una presidenza visionaria e determinata”.

Scenari macroeconomici: consumi prudenti con segnali di ripresa

Il pil italiano è cresciuto dello 0,9% nel 2024, con previsioni analoghe per il 2025. Si assiste a una deflazione nei prezzi delle bevande alcoliche, mentre alimentare e food service registrano crescita. A maggio 2025 si è registrata una ripresa della fiducia di consumatori e imprese, pur con volumi di vendita al dettaglio ancora contenuti e canali discount in crescita.

Mercato interno: andamenti per comparto nel primo trimestre 2025

Nella grande distribuzione organizzata si rilevano le seguenti dinamiche:

  • Vino: valore di 694 milioni di euro, flessione dell’1% rispetto al 2024; spumanti in crescita – metodo classico +7,1%, charmant dolce +2% – vini IGP +1,1%, vini generici e frizzanti in calo.
  • Spirits: 274 milioni di euro, –3,2%; in controtendenza il gin con +14,2%, mentre amari e grappa subiscono decrementi.
  • Aceti: +1,8% a valore; spiccano l’aceto di mele +6,4% e l’aceto di vino +1,5%, mentre l’aceto balsamico di Modena igp scende dello 0,7%, pur mantenendo il 32% della quota in gdo.

Consumi fuori casa in crescita

Secondo TradeLab, il valore del fuori casa ha raggiunto 81,4 miliardi di euro nel 2024, con una crescita dell’1%. Nonostante una diminuzione dell’1,6% delle visite, il vino e le bollicine mantengono il primato, soprattutto nelle occasioni serali.

Export e instabilità geopolitica: allarme dazi usa

L’export mantiene una tendenza positiva, ma deve fare i conti con rincari energetici, inflazione e concorrenza internazionale. Nel primo trimestre 2025:

  • Vino +0,7%, rallentato dal calo nel Regno Unito e dalla competizione da mercati extra-ue;
  • Spirits +3,1%, con liquori +10,9% e grappa in contrazione del 14%;
  • Aceti –1,4%, ma con performance positive in Stati Uniti, Germania, Francia e Corea del Sud.

Rimane elevata la tensione geopolitica dopo gli attacchi tra Stati Uniti e Iran e l’incertezza sui nuovi dazi fino al +20% su vini, spiriti e aceti negli usa, attesi per il 9 luglio, rischio che potrebbe penalizzare l’export nel mercato extra-eu più rilevante.

Filiere certificate e tutela delle indicazioni geografiche

Durante l’assemblea si è acceso il dibattito sulle indicazioni geografiche, con preoccupazioni per usi impropri da parte di alcuni stati membri. È stata ricordata la nascita della European Vinegar Association e indicata come prioritaria una definizione legale europea per l’aceto.

Per orientarsi tra le normative ig e le opportunità per le imprese, consiglio la lettura delle guide aggiornate sul sito della Commissione europea e le schede utili di Your Europe.

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