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Lun. Lug 14th, 2025

Contro l’emergenza caldo più verde urbano: abbassa le temperature di 1,5 gradi

Potenziare e riqualificare il verde urbano con parchi, giardini e alberature può ridurre le temperature medie delle città fino a 1,5 gradi, con benefici rilevanti sulla salute pubblica, la qualità della vita nei centri abitati e la riduzione dell’inquinamento. È quanto evidenzia Coldiretti in relazione alle ondate di calore che stanno colpendo l’Italia, con bollini arancioni e rossi in numerosi capoluoghi e temperature che possono raggiungere i 40 gradi.

Verde insufficiente nelle città italiane: Roma e Palermo sotto la soglia

Secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, la media nazionale di verde urbano è pari a soli 32,8 metri quadrati per abitante. La situazione peggiora sensibilmente nelle grandi città: Roma registra appena 17 metri quadrati pro capite, Firenze 26,8, Milano 18,9, Bologna 22,4, Napoli 13,6 e Palermo soltanto 12,1. In questi contesti, la carenza di aree verdi incide direttamente sull’aumento della temperatura media urbana.

Gli alberi, grazie all’ombreggiatura naturale, alla traspirazione e alla fotosintesi, funzionano come veri e propri condizionatori naturali, rendendo più vivibili gli spazi pubblici e contrastando il fenomeno delle isole di calore.

Alberi e arbusti come barriera naturale contro l’inquinamento

Il verde urbano è anche un’arma efficace contro l’inquinamento atmosferico. Una pianta adulta è in grado di assorbire tra i 100 e i 250 grammi di polveri sottili ogni anno, mentre un ettaro di vegetazione può catturare fino a 20mila chili di anidride carbonica (CO2).

Coldiretti segnala tra le specie autoctone più indicate per il miglioramento della qualità dell’aria: farnia, leccio, carpino bianco, acero campestre, tiglio, frassino maggiore e pioppo. Tra gli arbusti, si distinguono rosa canina, alloro, ligustro, corniolo e biancospino.

I vantaggi economici della forestazione urbana

Oltre ai benefici ambientali e sanitari, la forestazione urbana può generare un ritorno economico positivo. Secondo una stima del Cnr riportata da Coldiretti, per ogni euro investito nel verde pubblico, il valore dei benefici ecosistemici restituiti alla collettività può variare da 1,3 a 3,07 euro.

Un approccio che rende strategica l’integrazione del verde nelle politiche urbane, come già sottolineato da numerosi esperti e osservatori del settore agroalimentare e ambientale. Il tema si inserisce anche nel più ampio contesto della sostenibilità promossa dalle aziende del comparto, come si può approfondire su Food Affairs, punto di riferimento per la comunicazione del food italiano.

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