Da oltre vent’anni il Caffè Letterario Moak racconta l’Italia attraverso la scrittura, dando voce a centinaia di autori capaci di trasformare il caffè in narrazione, emozione e spunto creativo. Nato con l’obiettivo di valorizzare la cultura e il talento letterario, il concorso è diventato un riferimento nazionale, capace di coniugare parola, arte e gusto in un format che celebra l’intreccio tra letteratura ed esperienza sensoriale.
Il concorso che unisce scrittura e cultura del caffè
Giunto alla sua XXII edizione, il Caffè Letterario Moak è oggi tra i più importanti concorsi di narrativa a livello nazionale, premiando ogni anno racconti inediti che vedono nel caffè il protagonista simbolico e tematico. Una narrazione che diventa rito, riflessione e nutrimento per mente e spirito.
La premiazione nella sede di Moak a Modica
Sabato 21 giugno, la sede di Caffè Moak a Modica si è trasformata in un palcoscenico dedicato alla parola scritta, accogliendo la serata di premiazione dell’edizione 2025. Atmosfere suggestive, ospiti di rilievo e racconti emozionanti hanno scandito una serata in cui la scrittura è stata protagonista assoluta.
I vincitori, selezionati per la qualità espressiva, la forza evocativa e la coerenza tematica con il caffè come filo conduttore, hanno saputo distinguersi per originalità e intensità narrativa.
I racconti vincitori: poesia e tensione nel segno del caffè
Al primo posto si è classificato Il principe di Primavalle di Emanuele Quindici, racconto intenso in cui il protagonista tenta di superare i confini della propria periferia grigia per inseguire un amore struggente e ideale nel cuore della città. Il sogno si trasforma in simbolo di una ricerca più ampia: quella del senso e della bellezza nella vita.
Il secondo premio è andato a Dodici ore di Maria Angela Maretti, storia d’amore sospesa tra costrizioni e libertà, in cui il caffè diventa espressione del desiderio e dell’attesa. L’autrice si distingue per la delicatezza descrittiva, capace di caricare ogni dettaglio di significato emotivo.
Sul terzo gradino del podio Il caffè degli spiriti di Valeria De Cubellis, racconto ispirato alla corrente del realismo magico. In questo testo il caffè assume un valore simbolico, diventando un ponte tra il mondo dei vivi e quello dei morti, capace di generare un dialogo profondo e toccante con l’aldilà.
Omaggio a Kafka e potere trasformativo della scrittura
Ogni anno, il Caffè Letterario Moak rende omaggio a un grande protagonista della letteratura mondiale. Per questa edizione, l’autore scelto è Franz Kafka, le cui opere continuano a ispirare generazioni di lettori e scrittori. La grafica ufficiale del concorso ne reinterpreta la figura fondendola con l’iconografia dell’insetto, resa celebre dal racconto La metamorfosi. Nella visual si intrecciano la sagoma di Kafka e la punta di una penna, a simboleggiare il potere metamorfico e creativo della scrittura.
Tra ospiti d’eccezione, musica e parole
A condurre la serata è stata Manola Moslehi, storica voce di Radio Italia e oggi speaker di Radio 105, che ha coinvolto il pubblico con la sua energia e sensibilità. Al suo fianco, Jane Alexander, attrice e conduttrice, ha dato vita ai racconti finalisti con interpretazioni intense e coinvolgenti.
L’atmosfera è stata ulteriormente arricchita dalla musica di Dente, tra i cantautori più apprezzati della scena indie italiana, che ha regalato momenti intimi e poetici grazie a un repertorio capace di dialogare con l’aroma e la suggestione del caffè.
Un impegno culturale che cresce anno dopo anno
Tra premiazioni, letture e musica dal vivo, il Caffè Letterario Moak ha rinnovato il suo ruolo di promotore culturale, offrendo un’occasione unica per valorizzare la scrittura, il talento narrativo e la creatività emergente.