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Ven. Lug 18th, 2025

A giugno calano gli italiani in vacanza, ma cresce il turismo esperienziale. Boom enoturismo, birraturismo e cammini

Sono 6,8 milioni gli italiani che hanno scelto il mese di giugno per le proprie vacanze, un dato in lieve calo del 3% rispetto al 2024, complice un clima di incertezza internazionale e le preoccupazioni legate alla situazione economica. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ nel primo fine settimana che segna ufficialmente l’inizio dell’estate.

Mare, campagna e montagna restano le mete preferite. Boom per enoturismo, birraturismo e cammini rurali

Giugno si conferma un mese strategico per chi vuole risparmiare: secondo Coldiretti, i prezzi degli alloggi possono essere anche inferiori del 25% rispetto all’alta stagione, offrendo un vantaggio economico rilevante. Oltre ai costi contenuti, a rendere attrattiva la vacanza in bassa stagione c’è anche la possibilità di evitare le folle che caratterizzano luglio e agosto.

Mare in testa, ma crescono agriturismi e turismo nella natura

Il mare resta la meta più scelta, seguito da campagna, parchi naturali e montagna. Le città d’arte si piazzano al quarto posto. Per quanto riguarda la tipologia di alloggio, alberghi e appartamenti in affitto dominano le preferenze, seguiti da case di parenti e amici, seconde abitazioni e bed & breakfast.

Trend positivo anche per il settore agrituristico, confermato dai risultati della primavera e dal ponte del 2 giugno. A trainare la domanda è l’offerta sempre più variegata di turismo esperienziale, che va ben oltre l’ospitalità tradizionale.

In crescita enoturismo, birraturismo, oleoturismo e turismo caseario

Tra le formule più richieste spicca l’enoturismo, ma sono in forte crescita anche birraturismo, oleoturismo e turismo caseario, con un numero crescente di visitatori interessati a vivere esperienze immersive presso i produttori locali. Molto apprezzate anche le attività all’aperto come yoga, pilates, corsi di cucina, laboratori pratici e itinerari a piedi, in bicicletta o a cavallo, per esplorare il territorio in modo lento e sostenibile.

Secondo una analisi Coldiretti/Terranostra, nei primi quattro mesi del 2025 il turismo enogastronomico ha generato un valore di 9 miliardi di euro. Il cibo si conferma prima voce di spesa per chi viaggia in Italia e rappresenta la principale motivazione nella scelta della destinazione.

L’enogastronomia motore di sviluppo per il territorio

Il turismo legato all’enogastronomia italiana si consolida così come uno dei principali strumenti per valorizzare le specialità alimentari locali, con ricadute dirette sullo sviluppo economico e occupazionale. Secondo Coldiretti, le prospettive future dipendono dalla capacità del Paese di promuovere il proprio patrimonio storico, culturale e agroalimentare, sempre più centrale anche nella narrazione del Made in Italy.

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