Vincenzo Martinelli è stato eletto nuovo presidente di Italmopa, l’Associazione Industriali Mugnai d’Italia aderente a Federprima/Confindustria, per il biennio 2025-2026. L’elezione è avvenuta nel corso dell’Assemblea Generale dell’associazione, occasione durante la quale sono stati diffusi anche i dati ufficiali relativi all’andamento economico del settore molitorio italiano nel 2024.
Durante l’assemblea generale presentati anche i dati 2024 sull’industria molitoria italiana
L’anno 2024 ha registrato un incremento dei volumi produttivi sia per il frumento tenero che per il frumento duro, ma al contempo ha evidenziato una significativa contrazione del fatturato. Il settore ha chiuso l’anno con un valore complessivo di 4,708 miliardi di euro, in calo dell’11,4% rispetto ai 5,314 miliardi di euro del 2023. La flessione è stata causata soprattutto dalla riduzione dei prezzi di farine, semole e sottoprodotti, determinata dal calo dei costi produttivi successivo ai picchi del 2022.
Produzione in crescita, ma il fatturato scende dell’11,4%
Nel 2024, la produzione di sfarinati da parte dell’industria molitoria italiana ha raggiunto 8.323.000 tonnellate, con un incremento del 2,1% rispetto alle 8.151.000 del 2023. Considerando anche i sottoprodotti della macinazione, il volume complessivo ha toccato quota 11,837 milioni di tonnellate, rispetto agli 11,608 milioni dell’anno precedente.
Volumi in crescita: oltre 8,3 milioni di tonnellate di sfarinati
Il comparto del frumento tenero ha registrato un incremento del 3,8% nella produzione di farine, passata da 4,146 a 4,303 milioni di tonnellate. Particolarmente positivo il trend del canale panificazione e prodotti sostitutivi, in crescita del 5,5%, favorito soprattutto dalla domanda della grande distribuzione e da una maggiore diversificazione dell’offerta, più in linea con le esigenze dei consumatori.
Dolciario in lieve calo, bene pizza, export e pasta fresca
In leggera contrazione dello 0,9% la produzione di farine destinate al comparto dolciario, nonostante la tenuta dei dolci da ricorrenza. Proseguono invece i trend positivi della domanda nel canale pizza, in particolare per la pizza fresca e surgelata, con un incremento superiore al 3,0%.
Molto positiva anche la performance dell’export, con una crescita dell’11,9%, segno dell’apprezzamento internazionale per la qualità e la versatilità delle farine italiane. In aumento anche le farine destinate alla produzione di pasta fresca, con un +2,0%.
Scendono le vendite retail dopo il boom da pandemia
Risulta in riduzione del 7,1% il volume di farine venduto direttamente sugli scaffali della grande distribuzione, confermando il ridimensionamento dei consumi domestici dopo il picco di vendite legato all’accaparramento durante la fase iniziale dell’emergenza Covid.