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Lun. Lug 14th, 2025

Vendemmia solidale da record a Le Manzane: raccolti oltre 17 mila euro per C’è Da Fare

da sx Silvia Rocchi, Paolo Kessisoglu, Ernesto Balbinot, Anna Balbinot e Marco Varisco
da sx Silvia Rocchi, Paolo Kessisoglu, Ernesto Balbinot, Anna Balbinot e Marco Varisco

Un risultato straordinario per la Vendemmia Solidale organizzata dall’azienda vinicola Le Manzane di San Pietro di Feletto (TV), che ha permesso di raccogliere oltre 17 mila euro a favore della onlus C’è Da Fare, presieduta dall’attore e conduttore Paolo Kessisoglu. Si tratta della somma più alta mai raggiunta dalla manifestazione benefica, giunta quest’anno alla sua undicesima edizione.

Raccolta fondi da primato nella tenuta trevigiana

L’iniziativa, diventata negli anni un appuntamento molto atteso tra le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio UNESCO, ha visto la partecipazione di oltre 700 persone tra famiglie, aziende e volontari, unite per un obiettivo comune: sostenere progetti a favore della salute mentale dei giovani, tema al centro delle attività dell’associazione C’è Da Fare.

Un successo condiviso tra vino, solidarietà e territorio

La vendemmia si è svolta nella suggestiva cornice dei vigneti della tenuta Le Manzane e ha coinvolto numerosi partecipanti, tra cui anche volti noti del mondo dello spettacolo e delle istituzioni locali. I fondi raccolti saranno destinati a finanziare percorsi di supporto psicologico e attività educative rivolte agli adolescenti, confermando il forte legame tra il mondo del vino, il territorio e l’impegno sociale.

Il successo dell’edizione 2024 è stato reso possibile anche grazie alla partecipazione attiva di aziende sponsor, cittadini e media locali, che hanno promosso l’evento e contribuito alla vendita solidale del Prosecco DOCG “Vendemmia Solidale” prodotto appositamente per l’occasione.

Il vino come veicolo di cultura e solidarietà

L’azienda Le Manzane, da anni impegnata in iniziative benefiche, conferma così la propria vocazione alla responsabilità sociale d’impresa, dimostrando come anche un prodotto iconico come il Prosecco possa diventare strumento di inclusione e sostegno concreto. L’evento, oltre a rappresentare un momento di festa e aggregazione, ha rafforzato il messaggio che fare impresa in modo etico è possibile, e che il vino può essere ambasciatore di valori umani e territoriali.

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