Top Reputation Manager. A maggio nella TOP 10 Food & Retail emergono Mutti e Travaglia

Il mese di maggio porta importanti novità nella Top Manager Reputation, la classifica dei 200 manager più influenti stilata da Reputation Manager, società benefit specializzata nella misurazione e gestione della reputazione.

Top Manager Reputation di maggio CLASSIFICA GENERALE

Al primo posto si conferma Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, con un punteggio di 87.02, grazie ai risultati record del trimestre chiuso con un utile netto di 2,6 miliardi di euro, in crescita del 13,6% rispetto al periodo precedente.

Carlo Messina, Pier Silvio Berlusconi e Andrea Orcel sul podio

Al secondo posto si posiziona Pier Silvio Berlusconi, con un punteggio di 85.99. L’amministratore delegato di Mediaset conquista l’opinione pubblica grazie alla decisione di devolvere il montepremi da un milione di euro del programma The Couple all’Ospedale Gaslini e alla gestione della complicata partita con la controfferta ceca su Prosiebensat, di cui MFE detiene il 30,09%.

Il terzo gradino del podio è occupato da Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, che ottiene un punteggio di 85.22 grazie a un trimestre da record e al rialzo dei target per il 2025, mentre continua a muoversi in un contesto di mercato particolarmente competitivo.

Scatti in classifica e nuovi ingressi tra i leader di maggio

In quarta posizione si trova Claudio Descalzi, con 82.19 punti, al centro di incontri strategici con il premier libico per discutere le nuove opportunità di espansione di Eni. Al quinto posto sale di tre posizioni Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, che raggiunge un punteggio di 80.63 grazie ai progressi in Tim, alla crescita del 19% nel trimestre e al recente Premio Guido Carli ricevuto per la sua leadership.

Sesto in classifica Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, con 79.13 punti, seguito da Luca de Meo, CEO di Renault, settimo con 79.11 punti, grazie all’aumento delle vendite globali del 2,9%, un risultato in controtendenza rispetto all’andamento del mercato europeo.

All’ottavo posto si posiziona Alessandro Benetton con 76.21 punti, seguito da Brunello Cucinelli con 76.12 e Stefano Venier con 75.48. Chiude la top ten Giorgio Armani, stabile con un punteggio di 74.92.

Avanzano Cristina Scocchia, Giuseppina Di Foggia e Gian Maria Mossa

Cristina Scocchia, CEO di Illy, si conferma dodicesima con 71.78 punti, seguita da Urbano Cairo con 71.61, che continua a registrare trimestri in crescita per RCS. Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, occupa la quattordicesima posizione con 70.60 punti, mentre Giuseppina Di Foggia, CEO di Terna, guadagna tre posizioni e raggiunge il quindicesimo posto con 70.41 punti grazie a conti solidi e alla nuova collaborazione con la Grecia per l’interconnessione strategica.

Al sedicesimo posto si colloca Stefano Donnarumma, amministratore delegato di FS, seguito da Pierroberto Folgiero, CEO di Fincantieri, diciassettesimo con 69.85 punti. Sale di una posizione Luca Dal Fabbro, confermato presidente di Iren, con un punteggio di 69.76, dopo una crescita del 5,4% registrata nel 2024. In diciannovesima posizione Giuseppe Castagna con 69.50 punti, seguito da Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali, che chiude la top 20 con 68.02 punti, in crescita di quattro posizioni grazie a ottimi risultati e al supporto di Alberto Nagel, autore del colpo del mese con la mossa di ridurre la propria partecipazione in Generali, mossa che agita il panorama finanziario.

Nuovi movimenti nella Top 200 dei manager italiani

Entra nella Top 200 Francesco Gaetano Caltagirone, figura centrale nello scenario finanziario italiano, che si posiziona al settantaquattresimo posto. Crescono anche Paolo Gallo (22°, +3), Francesco Milleri (23°, +4), Flavio Cattaneo (29°, +5), Enrico Vita (31°, +4), Benedetto Vigna (36°, +13), Marcello Cattani (37°, +5) e Fabrizio Palermo (46°, +6), confermando una classifica in continua evoluzione e riflettendo i cambiamenti in atto nei principali settori industriali e finanziari.