Il consumo regolare di olio extravergine d’oliva potrebbe contribuire a ridurre il rischio di tumori del sistema nervoso centrale. È questa l’ipotesi al centro della ricerca condotta dalla dott.ssa Emilia Ruggiero, ricercatrice presso l’IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, selezionata tramite bando pubblico dalla Fondazione Umberto Veronesi e sostenuta, per il quinto anno consecutivo, dall’azienda Monini.
Il progetto rappresenta un nuovo tassello nel percorso scientifico volto a esplorare le possibili proprietà antitumorali dell’olio d’oliva, alimento simbolo della dieta mediterranea. La nuova fase della ricerca è stata ufficialmente inaugurata ieri durante la tradizionale cerimonia di consegna dei Grant presso l’Università Statale di Milano, occasione che ha celebrato il lavoro di eccellenza di numerosi ricercatori e ricercatrici italiani, insieme all’impegno concreto di aziende e sostenitori civili.
Nel 2025, la Fondazione ha assegnato 126 borse post-dottorato, scelte tra 268 candidature, che si aggiungono alle 16 borse biennali già attribuite nel 2024. Il 71% dei Grant è stato destinato a ricercatrici, a conferma del forte contributo femminile nella ricerca scientifica. Le borse coprono 52 centri di ricerca dislocati in 31 città italiane, tra università e istituti di eccellenza.
Una fase sperimentale per confermare un’intuizione
La ricerca, avviata nel 2024, entra ora nella sua fase sperimentale. Saranno coinvolti due gruppi di soggetti, omogenei per età e sesso ma distinti per la presenza o meno di diagnosi tumorale. L’obiettivo è verificare se esista una correlazione tra l’abituale consumo di olio d’oliva prima della diagnosi e il rischio di insorgenza della malattia. Un’indagine approfondita che punta a definire nuove strategie alimentari di prevenzione contro tumori rari ma estremamente gravi.
Un impegno condiviso tra scienza e impresa
“Sostenere per il quinto anno la ricerca con Fondazione Veronesi è una scelta naturale, espressione del nostro desiderio di contribuire concretamente al benessere collettivo attraverso la scienza e la conoscenza – ha dichiarato Maria Flora Monini, alla guida dell’azienda insieme al fratello Zefferino. – L’olio extravergine di oliva fa parte della nostra storia familiare: è tradizione, è cura. Pensare che un prodotto così semplice possa rivelarsi un alleato per la salute ci motiva a proseguire con ancora più determinazione”.
Fondazione Veronesi sottolinea l’importanza della prevenzione alimentare, ricordando come una dieta varia, equilibrata e basata su evidenze scientifiche rappresenti la prima linea di difesa per la salute. Tuttavia, è fondamentale continuare a indagare i meccanismi biologici che regolano l’interazione tra cibo e organismo, per affinare le raccomandazioni nutrizionali e guidare i consumatori verso scelte sempre più consapevoli.