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Ven. Lug 18th, 2025

I Consorzi al centro della trasformazione agroalimentare verso modelli sostenibili

Antonio Maria Iacona, il presidente Paolo Cesaretti, l’assessore regionale Stefano Aguzzi, Fabio De Lorenzi.
Antonio Maria Iacona, il presidente Paolo Cesaretti, l’assessore regionale Stefano Aguzzi, Fabio De Lorenzi.

La sfida della sostenibilità ambientale, economica e sociale passa anche dai prodotti certificati. Lo hanno dimostrato i Consorzi di tutela delle Dop Casciotta d’Urbino, Piave e Provolone Valpadana durante il summit organizzato a Fano, all’interno del BrodettoFest, il Festival nazionale dei brodetti e delle zuppe di pesce. L’evento si è svolto il 2 giugno con la masterclass intitolata “I Consorzi di Tutela protagonisti verso sistemi alimentari sostenibili”, promossa dall’Associazione AECIS (Associazione Europea Cultura Innovazione Sostenibilità), che riunisce i tre consorzi protagonisti.

Filiere Dop protagoniste della sostenibilità

L’incontro rientra nel progetto sostenuto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, volto a rafforzare la connessione tra regimi di qualità europei e la crescente attitudine delle filiere certificate ad adottare pratiche di sostenibilità quotidiana. L’iniziativa prevede azioni divulgative, formative e scientifiche, fondamentali per accompagnare la trasformazione del settore agroalimentare in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il Provolone Valpadana Dop e il progetto Con.Pro.Va: dati, AI e tracciabilità

Uno degli interventi più innovativi è stato quello di Fabio De Lorenzi del Consorzio Provolone Valpadana Dop, che ha illustrato il progetto ‘Con.Pro.Va’, cofinanziato dalla Regione Lombardia. Nato nel 2023, ha l’obiettivo di monitorare tutta la filiera del Provolone Valpadana, dalla coltivazione fino alla stagionatura. Con la collaborazione del CREA, sono stati installati sensori nei campi, nelle stalle e nei caseifici, raccogliendo dati su consumi idrici ed elettrici.

Queste informazioni, analizzate anche tramite intelligenza artificiale, hanno consentito di creare un modello predittivo per ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi e migliorare le performance. Il sistema è scalabile, pronto a coinvolgere nuove aziende. De Lorenzi ha sottolineato come il Consorzio lavori per una sostenibilità completa, che tocchi aspetti economici, ambientali e sociali.

Casciotta d’Urbino: una Dop simbolo del territorio e del paesaggio

Paolo Cesaretti, presidente del Consorzio della Casciotta d’Urbino Dop, ha coinvolto il pubblico con un questionario interattivo e ha ribadito l’importanza di promuovere la conoscenza del prodotto e della filiera. Un prodotto legato non solo alla tradizione gastronomica, ma anche al patrimonio artistico, essendo tra i preferiti di Michelangelo Buonarroti.

Cesaretti ha sottolineato come il mantenimento della filiera abbia effetti benefici anche sul paesaggio, elemento chiave per il turismo e per l’identità culturale e ambientale del territorio.

Il formaggio Piave: un baluardo per la montagna bellunese

A chiudere il giro degli interventi, Luca Ballasina ha raccontato l’esperienza del Consorzio Piave, Dop prodotta nei pascoli e nei prati della montagna bellunese. Elementi come la pratica dell’alpeggio, la salvaguardia dell’ambiente e la lotta all’abbandono del territorio sono parte integrante della produzione del Piave. L’obiettivo è quello di unire qualità nutrizionale a una funzione ecologica attiva contro l’incuria e l’avanzare del bosco.

Secondo Ballasina, solo da un ambiente sano e gestito con cura possono nascere prodotti che guardano al futuro e alle nuove generazioni.

Degustazioni creative con Apci Marche: protagonisti i formaggi Dop

Il talk si è concluso con un assaggio guidato delle tre Dop protagoniste. A occuparsene, lo chef Antonio Bedini dell’Associazione professionale Cuochi Italiani – Apci Marche. Il menù ha visto protagonisti: riso sale e pepe con Casciotta d’Urbino, insalatina colorata con Provolone Valpadana e frutta, e uno spiedino mediterraneo con seppia e Piave. Il tutto è stato abbinato ai vini Doc locali selezionati dal sommelier Otello Renzi.

L’iniziativa ha confermato come le eccellenze italiane certificate non siano solo portatrici di gusto, ma anche strumenti concreti per costruire un’agricoltura innovativa, sostenibile e legata alle radici del territorio, proprio come racconta ogni giorno Food Affairs.

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