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Mar. Lug 8th, 2025

Aperto Parmigiano Reggiano da record, stagionatura 27 anni e 3 mesi – VIDEO. Prossimo obiettivo: superare il primato di stagionatura di 28 anni detenuto da…

Un traguardo storico per uno dei simboli del made in Italy: è stato tagliato il Parmigiano Reggiano più antico di sempre, con una stagionatura straordinaria di 27 anni e 3 mesi, pari a quasi 10.000 giorni. Questo eccezionale risultato di è stato raggiunto grazie all’esperienza del casaro Romano Camorani, membro della Nazionale del Parmigiano Reggiano, che ha prodotto la forma nel lontano 1997.

L’apertura è avvenuta in un contesto d’eccellenza: l’Acetaia Razzoli di Villa Minozzo, struttura nota per la qualità delle sue produzioni e per la cura nel preservare le tradizioni emiliane. La forma, custodita con attenzione per oltre due decenni, rappresenta non solo un primato ma anche un omaggio alla lunga arte casearia italiana, che il mondo ci invidia.

Il Parmigiano Reggiano, come documentato anche in numerosi approfondimenti su Food Affairs, è da sempre un prodotto simbolo della cultura gastronomica italiana, capace di raccontare il territorio e il tempo attraverso le sue stagionature. Ma mai prima d’ora si era spinto così oltre, raggiungendo un livello di maturazione che ne fa un vero e proprio pezzo unico.

La scelta di conservare la forma per un periodo così esteso è una dimostrazione di passione, sperimentazione e rispetto per la tradizione. Un gesto che, nel panorama dell’agroalimentare, pone l’Italia ancora una volta al centro dell’attenzione internazionale per la sua eccellenza artigianale.

La storia del Parmigiano Reggiano da record

Prodotta nel febbraio 1998 da Romano Camorani e sua moglie Silvia alla latteria Santa Lucia di Poviglio, la forma è stata conservata con cura per quasi tre decenni. Il 1998 fu un anno storico: ultimo anno della lira, vittoria di Marco Pantani al Giro d’Italia e film cult come Ben-Hur e Salvate il soldato Ryan nelle sale cinematografiche italiane.

Un evento celebrato dalle istituzioni e dagli esperti

L’apertura del Parmigiano Reggiano da record ha coinvolto amici, familiari e autorità locali, tra cui il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, e i sindaci di Villa Minozzo, Carpineti e Casina. Presenti anche i presidenti delle latterie dell’Appennino reggiano e modenese e il campione olimpico Giuliano Razzoli, che ha sottolineato l’importanza della tradizione e della qualità territoriale.

Nicola Bertinelli ha definito questa forma come “il Parmigiano Reggiano più vecchio mai aperto”, un “gioiello della natura” capace di mantenere intatte qualità e sapore nel tempo senza conservanti. Un prodotto che esprime appieno la forza del territorio e della lavorazione artigianale.

La forma da record emoziona Camorani e apre nuove sfide per il Parmigiano Reggiano

Dedica alla famiglia e un invito a custodire la tradizione

Romano Camorani ha voluto dedicare l’apertura della forma da quasi 10.000 giorni di stagionatura alla propria famiglia, sottolineando il valore affettivo e culturale del gesto. Durante l’evento, ha anche lanciato un messaggio chiaro ai produttori: continuare a mantenere alta la bandiera della tradizione del Parmigiano Reggiano, simbolo di qualità e identità del territorio. Gabriele Arlotti, coordinatore della Nazionale del Parmigiano Reggiano, ha ribadito l’importanza del formaggio emiliano, apprezzato in tutto il mondo per la sua eccellenza e la capacità di maturare nel tempo senza perdere integrità e gusto.

Longevità e abbinamenti d’eccellenza

A rendere ancora più speciale questo traguardo è stato il parallelo tracciato dal campione olimpico Giuliano Razzoli, che ha accostato la straordinaria longevità del Parmigiano Reggiano a quella dell’Aceto Balsamico Tradizionale, sottolineando come entrambe le eccellenze siano profondamente radicate nel cuore dell’Emilia. Al palato, la forma da record si è rivelata sorprendentemente equilibrata, rivelandosi perfetta se degustata con l’Aceto Balsamico Tradizionale Oro, creando un connubio sensoriale di rara armonia.

Una nuova sfida: superare i 28 anni di stagionatura

L’ambizione della Nazionale del Parmigiano Reggiano non si ferma: il prossimo obiettivo è superare il record di stagionatura di 28 anni, attualmente detenuto da un Cheddar americano. Per riuscirci, è già stata individuata una nuova forma, conservata in un magazzino segreto, che ha già superato i 30 anni di maturazione. Se verrà aperta nei prossimi mesi, potrà segnare una nuova pietra miliare per il Parmigiano Reggiano, confermandolo come il formaggio italiano più iconico e capace di resistere con eleganza al passare del tempo.

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