Il Parmigiano Reggiano più antico mai tagliato ha raggiunto quasi 10.000 giorni di stagionatura, stabilendo un vero e proprio record nella storia di questo formaggio italiano. Questa forma straordinaria, prodotta da Romano Camorani, casaro della Nazionale del Parmigiano Reggiano, è stata aperta dopo 27 anni e 3 mesi di maturazione presso l’Acetaia Razzoli a Villa Minozzo.
La storia del Parmigiano Reggiano da record
Prodotta nel febbraio 1998 da Romano Camorani e sua moglie Silvia alla latteria Santa Lucia di Poviglio, la forma è stata conservata con cura per quasi tre decenni. Il 1998 fu un anno storico: ultimo anno della lira, vittoria di Marco Pantani al Giro d’Italia e film cult come Ben-Hur e Salvate il soldato Ryan nelle sale cinematografiche italiane.

Un evento celebrato dalle istituzioni e dagli esperti
L’apertura del Parmigiano Reggiano da record ha coinvolto amici, familiari e autorità locali, tra cui il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, e i sindaci di Villa Minozzo, Carpineti e Casina. Presenti anche i presidenti delle latterie dell’Appennino reggiano e modenese e il campione olimpico Giuliano Razzoli, che ha sottolineato l’importanza della tradizione e della qualità territoriale.
Le parole del presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano
Nicola Bertinelli ha definito questa forma come “il Parmigiano Reggiano più vecchio mai aperto”, un “gioiello della natura” capace di mantenere intatte qualità e sapore nel tempo senza conservanti. Un prodotto che esprime appieno la forza del territorio e della lavorazione artigianale.
La testimonianza di Romano Camorani e Gabriele Arlotti
Romano Camorani ha dedicato questo momento alla sua famiglia e ha invitato i produttori a mantenere alta la tradizione del Parmigiano Reggiano. Gabriele Arlotti, coordinatore della Nazionale del Parmigiano Reggiano, ha ricordato che il formaggio è riconosciuto in tutto il mondo per la sua qualità e capacità di maturare nel tempo.
Longevità e abbinamenti d’eccellenza
Il campione olimpico Giuliano Razzoli ha paragonato la longevità del Parmigiano Reggiano a quella dell’Aceto Balsamico Tradizionale, sottolineando come entrambe siano eccellenze radicate nel territorio. Al palato, la forma da record si è rivelata equilibrata e ideale in abbinamento con l’Aceto Balsamico Tradizionale Oro.
Prossimi traguardi per la stagionatura del Parmigiano Reggiano
Il prossimo obiettivo della Nazionale del Parmigiano Reggiano è superare il primato di stagionatura di 28 anni, detenuto da un Cheddar americano. Già pronta una forma con 30 anni di maturazione, conservata in un magazzino segreto, che potrebbe segnare un nuovo traguardo per il formaggio italiano più famoso al mondo.