Un tifoso su 2 si sente responsabile di una sconfitta
Alla vigilia della Finale di UEFA Champions League, in programma il 31 maggio all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, Heineken sorprende ancora una volta i fan del calcio con una campagna ironica, originale e tutta dedicata alle superstizioni da stadio.
Nasce così “The Unlucky Charm”, un’attivazione paneuropea che coinvolge anche l’Italia, ispirata alla nuova campagna globale Heineken Football e al cuore pulsante del tifo: i riti scaramantici.
L’ironia di Heineken accende l’attesa per la finale del 31 maggio a Monaco di Baviera con un fan “portasfortuna” spedito ai confini d’Europa
Secondo un’indagine realizzata dal brand, il 45% dei tifosi ha ammesso di aver smesso di guardare una partita per timore di portare sfortuna alla propria squadra. Una consapevolezza che Heineken ha scelto di abbracciare, dando vita a un’iniziativa che trasforma l’irrazionale in protagonista assoluto del match più atteso dell’anno.
Il tifoso “portasfortuna” spedito lontano: nasce il “Marco’s Far Away Pub”
Al centro dell’attivazione c’è Marco Simeone, storico tifoso dell’Inter e autoproclamato “jettatore ufficiale” del club nerazzurro. Convinto che la sua sola presenza allo stadio sia sinonimo di sconfitta, Marco è stato spedito da Heineken il più lontano possibile da Monaco, in una remota località europea, dove potrà guardare la finale in solitaria, senza nuocere alla sua squadra del cuore.
Il suo rifugio si chiama “Marco’s Far Away Pub From The Stadium In Munich”, un bar su misura ideato per ricreare l’atmosfera perfetta del match day, ma a distanza di sicurezza. “Mi piacerebbe essere lì, certo – ha dichiarato Marco – ma so bene come andrebbe a finire. Ho visto l’Inter perdere troppe volte. Se restare lontano può aiutare, lo faccio volentieri. Almeno, niente fila per la birra!”.
Superstizioni da stadio: 1 tifoso su 2 si sente responsabile di una sconfitta
L’iniziativa è supportata da un sondaggio globale firmato Heineken, che conferma quanto le superstizioni influenzino il comportamento dei fan:
- 43% si è sentito responsabile di una sconfitta.
- 22% crede che non guardare la partita possa portare un risultato positivo.
- 34% punta il dito contro altri tifosi, colpevoli di “portare jella”.
Numeri che dimostrano quanto il calcio non si giochi solo in campo, ma anche nel cuore – e nella testa – degli appassionati.
La voce di Heineken e Jill Scott: “Rituali e scaramanzie sono parte dell’anima del calcio”
Nabil Nasser, Global Head di Heineken Brand, spiega così l’obiettivo dell’iniziativa:
“In Heineken crediamo che il calcio sia fatto di emozioni, rituali e superstizioni. Ogni tifoso ha un gesto scaramantico che considera essenziale. Con ‘The Unlucky Charm’ celebriamo quella passione autentica che rende ogni fan unico, anche quando porta a scelte insolite.”
Jill Scott MBE, leggenda del calcio inglese, aggiunge:
“Chi non vive il tifo dall’interno potrebbe trovare assurde certe abitudini, ma per noi sono parte della cultura calcistica. Che si tratti di indossare calze consumate o impedire a un amico ‘maledetto’ di vedere la partita, tutto è lecito per proteggere la squadra.”
Un brindisi alla scaramanzia: trent’anni di Champions con Heineken
Con oltre trent’anni di partnership con la UEFA Champions League, Heineken continua a innovare il modo in cui racconta il calcio e i suoi protagonisti. “The Unlucky Charm” è un tributo ironico e affettuoso alla fede calcistica più pura, quella fatta di riti, paure, gioie e piccoli sacrifici quotidiani.
Mentre il mondo intero si prepara a vivere l’emozione della finale, Marco alzerà il suo bicchiere di Heineken da un pub ai confini dell’Europa. Perché, in fondo, la vera passione non ha bisogno di essere vista, ma vissuta. Anche da lontano.