Durante l’Assemblea Generale dei Soci del Consorzio Gorgonzola Dop, l’annuale incontro delle 37 aziende consorziate per fare il punto sulla produzione, sono intervenuti il presidente del Consorzio Antonio Auricchio, il consulente scientifico Prof. Erasmo Neviani, i medici e content creator del collettivo HEIMI Salute e Nutrizione, insieme ad altre personalità istituzionali. Il tutto è stato moderato da Francesca Romana Barberini.
Un 2024 da record, ma i produttori temono per il futuro
Ha aperto i lavori il presidente Antonio Auricchio con i dati incoraggianti del 2024 e dell’inizio 2025: “Il 2024 è stato un anno record – dichiara – con oltre 5.277.000 forme prodotte, il dato più alto di sempre. Anche l’andamento del 2025 è positivo: al 30 aprile la produzione di Gorgonzola Dop si è attestata su 1.790.600 forme, circa 15.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una crescita di poco meno dell’1%”.
Auricchio ha sottolineato lo sforzo delle aziende produttrici, pur evidenziando le difficoltà con cui il comparto ha iniziato il 2025: “I costi energetici sono ancora altissimi, il prezzo del latte è aumentato del 12-13% rispetto allo scorso anno e il clima internazionale è reso instabile dalla guerra commerciale in corso. Al Summer Fancy Food di giugno a New York parlerò con l’ambasciatrice: Trump deve capire che la sua politica dei dazi penalizza anche gli americani. Dal punto di vista economico è una linea che non sta in piedi”.
I dati 2024 segnalano anche un aumento rilevante del Gorgonzola Dop piccante (+20,34%), mentre cala il biologico (-7,81% rispetto al 2023).
Sostegno alla filiera e promozione internazionale
Auricchio ha poi ceduto la parola agli ospiti istituzionali, a partire dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che, con un videomessaggio, ha evidenziato: “L’export agroalimentare italiano ha raggiunto i 70 miliardi di euro grazie all’impegno degli imprenditori. Il Ministero continuerà a sostenerli anche nella battaglia contro il Nutriscore e nella promozione della Cucina Italiana come patrimonio immateriale UNESCO, la cui candidatura sarà votata in India il prossimo dicembre”.
Anche Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, ha riconosciuto il valore del lavoro del Consorzio: “Rappresenta un presidio di qualità, capace di coniugare sostenibilità, competitività e autenticità”.
Il Gorgonzola Dop nella DOP Economy
L’Italia è leader mondiale nella DOP Economy, con 55 formaggi Dop e una crescita del 5,3% in valore. Il Gorgonzola Dop è al terzo posto tra i formaggi vaccini più rilevanti, dopo Grana Padano e Parmigiano Reggiano (fonte Ismea–Qualivita 2023).
Originario della città di Gorgonzola (MI), il formaggio viene oggi prodotto in 15 province tra Lombardia e Piemonte. Nel 2024, in Piemonte si sono prodotte 3.822.245 forme (+1,73%), in Lombardia 1.455.476 (+2,36%). In Piemonte, il Gorgonzola è il primo prodotto Dop tra le 24 filiere food certificate (esclusi i vini); in Lombardia è il quarto tra 34 filiere certificate.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha inviato un messaggio: “Ringrazio gli imprenditori che trasformano la materia prima in un prodotto unico. Nonostante le incognite, continuano a rappresentare il meglio del Made in Italy”.
Un altro importante riconoscimento arriva a Novara, sede del Consorzio dal 1970 e primo produttore di Gorgonzola: l’ONAF l’ha nominata “Città del Formaggio 2025”. Il sindaco Alessandro Canelli ha dichiarato: “Novara è la patria del Gorgonzola Dop, simbolo identitario e fonte di occupazione”. Piercarlo Adami, presidente ONAF, ha sottolineato la collaborazione con il Consorzio per la formazione dei nuovi assaggiatori.
Consumi interni e export in crescita, ma occhio ai dazi
Il 2024 ha registrato una crescita dei consumi nazionali: +2,4%, grazie a 400.000 famiglie in più (fonte YouGov). Gli acquirenti sono prevalentemente del Nord, soprattutto Nord-Ovest, con alto tasso di acquisto nei supermercati (54,9% dei volumi). Il discount è il secondo canale di vendita (21%), in crescita anche il “tradizionale specializzato” (2,4%).
L’export è aumentato del 4,8% per un totale di 26.188 tonnellate: 22.601 intra-UE (+5,4%) e 3.587 extra-UE (+0,8%). Germania e Francia restano i principali mercati esteri, seguiti da Spagna, Olanda e Polonia. Complessivamente, il Gorgonzola è stato consumato in 87 Paesi nel 2024. In lieve calo (-1,4%) l’export nei primi due mesi del 2025.
Auricchio è chiaro: “Servono politica e ICE per aumentare l’export. Noi continueremo a puntare sull’altissima qualità che ci distingue”. Il vicepresidente Fabio Leonardi aggiunge: “Ci sono nuovi mercati da esplorare e le nostre aziende sono capaci di innovare senza tradire la ricetta millenaria”. Chiara Gelmini, prima vicepresidente donna del Consorzio, ha ribadito l’impegno prioritario sulla qualità.
Tutela e vigilanza: la lotta contro imitazioni e frodi
Il Consorzio ha ribadito l’importanza delle attività di tutela della Dop. Nel 2024 sono state effettuate 152 visite ispettive su aziende che usano il Gorgonzola come ingrediente principale. Inoltre, in collaborazione con l’Ispettorato Centrale Qualità Repressione Frodi Nord Ovest, sono state effettuate 444 campionature in punti vendita e mercati delle regioni del Sud Italia, da cui sono scaturiti 111 verbali di prelievo.
Il Generale Daniel Melis, comandante dei Carabinieri Tutela Agroalimentare, ha ricordato: “Abbiamo un assetto specialistico per garantire la sicurezza alimentare. Collaboriamo anche alla formazione dei nuovi carabinieri operativi nel settore”.
Auricchio ha lodato il lavoro dei Carabinieri: “È un incentivo per i produttori a mantenere alta l’attenzione”.
Anche nel 2024 il Consorzio ha investito nella registrazione del marchio “Gorgonzola” in 96 Paesi per combattere l’Italian Sounding. Sono state 102 le richieste di registrazione vagliate.
Gusto, scienza e benessere
La seconda parte dell’evento ha visto protagonista il Prof. Erasmo Neviani, consulente scientifico del Consorzio e presidente del Comitato Italiano della International Dairy Federation, insieme ai creator del collettivo HEIMI Salute e Nutrizione: Gianluca Baroni, Alice Caimi e Camilla Caimi.
Neviani ha sottolineato: “Il Gorgonzola è sicuro grazie alla pastorizzazione inserita nel Disciplinare, una scelta che oggi ci tutela rispetto ai problemi dei formaggi a latte crudo”.
Il collettivo HEIMI ha descritto il Gorgonzola come “gustoso”, “intrigante”, “irresistibile”, “stuzzicante” e “senza lattosio”. Grazie all’acido valerianico, che richiama i feromoni, il suo aroma è quasi afrodisiaco. Inoltre, il Gorgonzola è anche un mood-food, lo dice la scienza: contiene triptofano, che stimola la serotonina, migliorando l’umore. Le muffe buone e i batteri lattici lo rendono digeribile e naturalmente privo di lattosio (<0,1g/100g, contiene galattosio).