“L’impianto strategico sulla logistica deve prevedere un modello che sappia valorizzare la risorsa principale dell’Italia: il mare”. È con queste parole che il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha aperto il suo intervento a Roma durante l’evento ‘Alis a Villa Borghese’, organizzato dall’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile (Alis). Un’occasione di confronto tra soci, stakeholders e istituzioni per riflettere sul futuro del sistema produttivo italiano.
Valorizzare il mare per rafforzare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo
Secondo Adnkronos Lollobrigida, il nostro Paese deve riscoprire la propria vocazione marittima, posizionandosi come molo naturale del Mediterraneo e ponte strategico tra l’area indo-pacifica e l’Europa. Una prospettiva che richiede una pianificazione logistica integrata, dove i porti diventano nodi di accesso fondamentali e le infrastrutture su ferro e gomma svolgono il ruolo di rete distributiva per le merci.
“In questo contesto – ha sottolineato – è fondamentale valorizzare la doppia funzione dell’Italia: da un lato la sua capacità di soddisfare i consumi interni dell’Unione europea, dall’altro quella di fungere da hub logistico verso i mercati esterni, con uno sguardo particolare verso Est”.
Politiche europee e agricoltura: un modello da ripensare
Nel corso del suo intervento, Lollobrigida ha voluto anche affrontare il tema delle politiche europee in materia di agricoltura, sottolineando alcune criticità dell’attuale modello. “Si è fatto un errore strategico in Europa – ha dichiarato – costruendo un sistema autoreferenziale in cui la produzione è vista come un nemico dell’ambiente”.
Una visione, secondo il ministro, che rischia di compromettere la sostenibilità economica del settore agricolo europeo e di favorire le economie di stati autocratici, i quali potrebbero trarre vantaggio dalla desertificazione del tessuto produttivo europeo. Una conseguenza che, ha precisato, non può essere ignorata se si vuole mantenere competitività e sicurezza alimentare.
Verso una nuova direzione europea
Lollobrigida ha quindi lanciato un appello per rivedere le linee guida della nuova Commissione europea, attualmente al centro di un cambiamento di rotta. “Dobbiamo correggere l’approccio – ha concluso – e costruire una strategia che non penalizzi chi produce, ma che invece promuova una reale sostenibilità, capace di tenere insieme economia, ambiente e libertà dei popoli”.
Un messaggio chiaro che si inserisce nel dibattito più ampio sull’equilibrio tra sviluppo economico, logistica sostenibile e salvaguardia ambientale, temi centrali per il futuro non solo dell’Italia, ma dell’intero continente.