In occasione della Festa del Bio, Carrefour Italia ha presentato una nuova ricerca condotta insieme a Human Highway, che fotografa lo stato della consapevolezza degli italiani sul tema dei prodotti alimentari biologici. I dati raccontano un’Italia che ama il biologico, ma lo conosce poco: quasi il 60% della popolazione acquista prodotti bio almeno 2-3 volte al mese, ma solo l’11,6% è realmente in grado di riconoscerli correttamente.
Solo un italiano su dieci conosce davvero cosa rende un prodotto “bio”
La maggior parte degli italiani si muove in un terreno confuso: il 30,9% ha informazioni parziali, il 33% è molto confuso e il 24,5% ammette di non sapere nulla sul tema. I più disinformati? I giovani della Generazione Z, che risultano particolarmente esposti a falsi miti e convinzioni errate.
I falsi miti più diffusi sul biologico
Secondo i risultati della ricerca, persistono numerosi luoghi comuni che alimentano la confusione tra i consumatori:
- L’80% degli italiani crede che i prodotti bio non contengano assolutamente pesticidi o fertilizzanti, ignorando che sono ammesse solo sostanze autorizzate e naturali.
- Il 79,1% pensa che non sia consentita alcuna somministrazione di farmaci agli animali, nemmeno in caso di necessità.
- Uno su quattro associa erroneamente il biologico al chilometro zero.
- Uno su cinque crede che il bio sia prodotto solo da piccole aziende artigianali.
- La metà degli intervistati è convinta che i prodotti bio siano più ricchi di vitamine e nutrienti rispetto a quelli convenzionali.
Solo un italiano su quattro è un consumatore “consapevole”, cioè riconosce correttamente gli elementi distintivi dei veri prodotti biologici. L’indicatore più utilizzato è la scritta “Bio” o “Biologico” in etichetta, segnalata dal 60% degli acquirenti. Seguono la eurofoglia (28,7%) e i marchi degli enti certificatori (27,3%).
Cosa comprano davvero gli italiani quando scelgono bio?
I prodotti biologici più acquistati sono i freschi:
- Frutta e verdura, scelte dal 63% degli italiani almeno una volta a settimana e dal 29% a ogni spesa.
- Uova biologiche, nel carrello del 56% degli italiani con regolarità settimanale.
- Latticini bio, scelti dal 45% con la stessa frequenza.
Il principale ostacolo all’acquisto resta il prezzo: 7 consumatori su 10 lo indicano come freno principale. Seguono la sfiducia nei processi produttivi e di certificazione, mentre aspetti come gusto ed estetica hanno un impatto minore.
L’impegno di Carrefour: bio accessibile, locale e trasparente
Proprio per superare la barriera del costo e promuovere un’alimentazione più consapevole e sostenibile, Carrefour Italia ha messo il biologico al centro del proprio piano d’azione Act For Food. L’obiettivo è ambizioso: diventare il marchio bio più conveniente sul mercato, attraverso una gamma di prodotti a marchio Carrefour Bio che unisce qualità certificata, tracciabilità e attenzione per l’ambiente.
Attualmente, Carrefour propone oltre 50 referenze Carrefour Bio a meno di 1 euro, rendendo il biologico una scelta quotidiana e non un lusso per pochi.
Festa del Bio: eventi, sconti e cultura del cibo
La Festa del Bio, che nasce in Francia e si svolge ormai da anni anche in Italia, è il momento clou di questo impegno. Per un mese, tutti i punti vendita Carrefour sul territorio nazionale saranno animati da eventi, degustazioni, iniziative promozionali e sconti del 10% sui prodotti biologici fino al 28 maggio. Un’occasione per raccontare il mondo bio in modo autentico, trasparente e coinvolgente, attraverso le storie dei produttori, le pratiche sostenibili e i benefici di una filiera tracciata.
“Vogliamo rendere il biologico accessibile a tutti e promuovere una cultura alimentare più informata”, afferma Alessandra Grendele, Direttrice Merci, Marketing ed E-commerce di Carrefour Italia. “Sosteniamo attivamente le piccole e medie imprese italiane nel percorso di conversione al biologico e investiamo sul nostro marchio Carrefour Bio per coniugare qualità, sostenibilità e convenienza”.
Ma cosa rende davvero “biologico” un prodotto?
Per essere definito realmente biologico, un alimento deve rispettare i criteri stabiliti dal Regolamento UE 2018/848. Deve provenire da agricoltura o allevamento biologico certificato, escludendo pesticidi e fertilizzanti chimici di sintesi e utilizzando invece sostanze naturali autorizzate. Gli animali devono essere allevati secondo standard elevati di benessere, con accesso all’aperto e alimentazione biologica, e con uso limitato di medicinali.
Ogni prodotto deve essere tracciabile lungo tutta la filiera e certificato da un ente indipendente, riconoscibile tramite la presenza in etichetta della eurofoglia verde. Solo così i consumatori possono distinguere ciò che è davvero bio da ciò che sembra semplicemente naturale.