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Gio. Giu 12th, 2025

Debutta il museo ‘Le macchine del vino’, tra storia e innovazione

Nel cuore della Valdichiana, proclamata capitale toscana della Cultura 2025, è nato un nuovo spazio espositivo dedicato alla storia del vino: Le macchine del vino. Situato a pochi passi da Montepulciano, perla del Rinascimento, il museo aziendale della Carpineto Grandi Vini di Toscana ha aperto le sue porte il 17 maggio con un simbolico taglio del nastro, realizzato non con il tradizionale tessuto, ma con un tralcio di vite, a sottolineare il legame profondo con il territorio.

Una collezione che racconta due secoli di storia

L’idea di creare questo museo è nata da Antonio Mario Zaccheo, cofondatore della Carpineto, uno dei nomi storici del vino italiano, iscritto nel Registro Nazionale dei Marchi Storici. Zaccheo ha raccolto nel corso degli anni macchine, strumenti, documenti e testimonianze che raccontano l’evoluzione del mondo enologico, dalle prime attrezzature di fine Ottocento fino alle tecnologie moderne. Questa collezione, esposta nel museo, rappresenta un omaggio a oltre sessant’anni di passione e lavoro, dagli inizi pionieristici alla consacrazione internazionale.

“Le macchine del vino è una collezione privata unica nel suo genere che racconta la storia e l’evoluzione delle macchine per produrre e conservare il vino e, attraverso queste, la realtà di due famiglie che si sono dedicate con passione a questa terra”, ha spiegato Zaccheo. “Situato nel luogo originario della collezione e della produzione, il museo rappresenta non solo un documento della storia e della tradizione vitivinicola, ma anche un ponte tra passato e presente”.

Primo museo aziendale nella Fondazione Musei Senesi

Con questa inaugurazione, Le macchine del vino è diventato il primo museo aziendale a entrare a far parte della Fondazione Musei Senesi (FMS), un riconoscimento importante che conferma l’importanza storica e culturale del progetto. Alessandro Ricceri, presidente di FMS, ha sottolineato l’importanza di questa nuova collaborazione: “Siamo felici di accogliere questo museo nella nostra rete. Rappresenta una storia che parte dal territorio, dalla comunità che lo abita e dalle attività produttive tipiche, valorizzando il patrimonio materiale e immateriale delle terre di Siena”.

Un viaggio nella storia del vino

La collezione comprende oltre 180 pezzi tra macchine enologiche, strumenti, fotografie e documenti che tracciano l’evoluzione delle tecnologie legate alla produzione del vino. Dai semplici utensili per la potatura alle prime imbottigliatrici, fino ai sofisticati strumenti di laboratorio per le analisi chimiche, il museo racconta come la produzione del vino sia cambiata nel corso dei secoli.

Tra i pezzi più interessanti, spiccano i termometri manuali ad immersione per il controllo della fermentazione, antiche pompe a bilancino, filtri in legno del Settecento e vecchi strumenti di misura come i Malligand per determinare la gradazione alcolica. La sezione dedicata alla viticoltura, invece, include strumenti che vanno dai ferri da cavallo alle forbici da potatura, fino a veri e propri attrezzi artigianali che testimoniano la maestria dei viticoltori del passato.

Un patrimonio in continua evoluzione

Antonio Mario Zaccheo ha voluto sottolineare il carattere dinamico del museo: “Questa collezione non è esaustiva e continuerà a crescere con nuovi pezzi, rappresentando così un piccolo ma significativo contributo alla storia del vino toscano”.

Oltre agli strumenti, il museo ospita anche una piccola biblioteca personale, con volumi storici, guide e riviste d’epoca che documentano la cultura enologica toscana. Questo angolo di storia è un omaggio non solo al passato, ma anche alla continua innovazione che caratterizza il mondo del vino.

Con questa iniziativa, la Carpineto aggiunge un nuovo tassello alla narrazione del vino italiano, celebrando non solo la tradizione, ma anche l’evoluzione tecnologica che ha trasformato un antico mestiere in una delle eccellenze del Made in Italy.

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