“La comunicazione è un elemento centrale per rivolgersi ai responsabili acquisti che oggi sono sempre più difficili da individuare perchè è un ruolo che si sta diversificando. La comunicazione quindi deve mirare a target diversi usando modi e linguaggi adeguati. Chi nel largo consumo oggi ci sta riuscendo meglio di altri è stato capace di intercettarli prima di tutti grazie all’aiuto dell’analisi dei dati”. E’ quanto dice Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NIQ Italia in apertura della 40° edizione de Linkontro, l’evento di riferimento in Italia nel mondo del Largo Consumo in svolgimento al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, vicino a Cagliari.
MAX-3-SLIDE-PUBBLICABILI_Presentazione-Linkontro-2025_Conferenza-stampa-3Un settore chiave per l’economia italiana
Un momento di incontro per industria e grande distribuzione di uno dei settori portanti dell’economia italiana, con il Largo Consumo che, nel 2024, ha raggiunto la quota di 137,5 miliardi di euro di spesa ad opera delle famiglie italiane (+1,9% rispetto al 2023). Il Largo Consumo Confezionato (LCC) raggiunge invece un valore di mercato pari a 98,2 miliardi di euro (+1,9% rispetto al 2023).
I numeri del 2025: una crescita costante
I primi quattro mesi del 2025 maturano oltre 45 miliardi di euro di fatturato a totale negozio, dei quali più di 32 miliardi di euro nel Largo Consumo Confezionato (LCC). A supporto del trend di crescita, altri principali indicatori mostrano un +4,4% a valore nel totale negozio (+1,9% nel 2024) e un +2,6% nei volumi del largo consumo confezionato (+1,5% nel 2024). In particolare, il sud Italia si distingue con un trend di crescita dei volumi doppio rispetto alla media nazionale, registrando +5,6% a valore e +5,0% a volume.
Le sfide degli ultimi anni
Questo rilancio arriva dopo le diverse sfide che il settore ha affrontato nel periodo 2019-2023, tra cui la pressione inflattiva che ha causato una riduzione dei volumi, seppur inferiore rispetto alle attese, nel corso del biennio 2022-2023 (rispettivamente del -0,3% e del -1,7%).
Il Next Normal: tra ripresa dei volumi e nuove priorità
“Stiamo rilevando dei segnali positivi provenienti dal mercato, con performance promettenti che caratterizzano tutto il settore della grande distribuzione e del largo consumo confezionato”, commenta Frasio. “La ripresa dei volumi e la conquista di quote di spesa indicano che il carrello delle famiglie in Italia rimane una voce prioritaria nel budget mensile. Nonostante il calo del potere d’acquisto delle famiglie negli ultimi cinque anni, i consumatori italiani nel 2025 sono disposti a rinunciare ad altre spese mensili, come le uscite fuori casa o l’acquisto di altre categorie del non alimentare. Stiamo entrando nell’era del Next Normal, dove l’espansione nel Largo Consumo potrà essere supportata da una maggiore collaborazione nella filiera, miglioramento dell’efficienza e conoscenza ancora più approfondita dei clienti. Questa combinazione di fattori offrirà l’opportunità di crescita e ulteriori accelerazioni del settore”.
Inflazione sotto controllo, ma non per tutti i prodotti
Nonostante l’andamento dei prezzi sembri ora sotto controllo, il 29% degli italiani – secondo le rilevazioni di NIQ – continua a indicare l’incremento dei costi dei beni alimentari tra le principali preoccupazioni per il futuro, e il 23% teme la recessione (contro il 13% della media europea). Tuttavia, non tutte le merceologie seguono lo stesso trend: prodotti come caffè, cioccolato, burro e salmone fresco registrano una crescita maggiore nel loro prezzo a parità di quantità acquistate.
MAX-3-SLIDE-PUBBLICABILI_Presentazione-Linkontro-2025_Conferenza-stampa-6“L’inflazione ha lasciato scorie nella testa degli italiani, nonostante il fenomeno sia in flessione e sembra attualmente sotto controllo”, commenta Romolo De Camillis, Retailer Director di NielsenIQ, . Nei primi quattro mesi del 2025, l’indice di inflazione nel Largo Consumo Confezionato (LCC) viene rilevato intorno al +1% a Totale Italia Omnichannel per raggiungere quota +0,8% ad aprile 2025.
L’importanza del fresco nel carrello degli italiani
Secondo le rilevazioni di NIQ, nei primi quattro mesi del 2025 il reparto del Fresco traina la crescita del Largo Consumo, con frutta e verdura che segnano un +7,9% a valore (+4,4% nel 2024). Anche le carni, come quelle della macelleria e della polleria, registrano un saldo positivo: +5,6% a valore. I prodotti del food confezionato si attestano a +4,1%.
MAX-3-SLIDE-PUBBLICABILI_Presentazione-Linkontro-2025_Conferenza-stampa-8Non stupisce tuttavia l’incremento per il fresco considerando la forte attenzione verso
un’alimentazione sana dichiarata e agita da tutte le tipologie di famiglie italiane
che si orientano maggiormente alla ricerca del benessere, iniziando proprio dalla composizione del carrello.
Tra le categorie in forte crescita si trovano il mango (+114,3% nel trend a volume), l’avocado (+47%) e i semi (+32,2%). I prodotti facili da preparare, come le basi per la pizza (+60,3%), i piatti pronti vegetali (+15,6%) e i surgelati vegetali (+11,9%) stanno guadagnando popolarità tra i consumatori italiani.
Canali di vendita: performance e nuove opportunità
La crescita delle vendite non coinvolge tutte le tipologie distributive in modo omogeneo. I superstore, ad esempio, registrano un +3,4% a volume nei primi mesi del 2025 rispetto a +1,3% nel 2024, mentre i discount crescono del +3,8% a volume e del +3,9% a valore, sostenuti dalla ricerca del risparmio. L’e-commerce, con una quota del 7,1% nel 2025, continua a crescere nel Largo Consumo Confezionato, con i pure players in aumento del +5,5% a valore e gli specializzati del +10,5%.
MAX-3-SLIDE-PUBBLICABILI_Presentazione-Linkontro-2025_Conferenza-stampa-10Il Sud accelera
“Nel Sud registriamo una crescita in volumi doppia rispetto alla media nazionale, fenomeno che solo alcuni finora sono riusciti a sfruttare appieno”, dice De Camillis.
Crescita dell’e-commerce
Nel 2025, l’e-commerce continua a consolidare la sua importanza nel settore del Largo Consumo Confezionato (LCC), raggiungendo una quota del 7,1% e registrando una crescita del +4,4% a valore. Questo canale si distingue per la comodità e la convenienza percepite dai consumatori. Un’analisi più approfondita evidenzia come i pure players – aziende attive esclusivamente online e responsabili del 50% delle vendite e-commerce – crescano del +5,5% a valore. Ottima performance anche per i retailer specializzati, che detengono il 19,5% del mercato e crescono del +10,5%.
IDM e MDD: oltre 1 miliardo di euro di crescita congiunta (gennaio-aprile 2025)
Nel primo quadrimestre del 2025, Industria di Marca (IDM) e Marca del Distributore (MDD) insieme realizzano una crescita superiore a 1 miliardo di euro rispetto all’anno precedente. Tuttavia, le leve che trainano questo sviluppo sono differenti.
L’IDM, con una crescita di 608 milioni di euro (pari al 57% dell’incremento complessivo del fatturato LCC), è spinta principalmente dall’aumento dei prezzi. Al contrario, la MDD, che contribuisce con 450 milioni di euro (43% della crescita), vede il proprio sviluppo alimentato dall’ampliamento dell’assortimento a scaffale.
Target differenti per IDM e MDD
Anche i target di riferimento cambiano: la MDD si rivolge in misura crescente a famiglie con figli (incrementando di +0,5 punti la propria quota) e a quelle di età media e reddito medio-basso (+1,6 punti). L’IDM invece mostra segnali positivi sia tra le famiglie mature ad alto reddito (+0,2 punti), sia tra quelle a basso reddito (+0,6 punti).
Le strategie vincenti secondo il Consumer Panel di NIQ
Secondo NielsenIQ, il 59% dei brand del Mass Market ha registrato una crescita a volume nell’ultimo anno. La chiave del successo sembra essere la capacità di ampliare la propria base clienti, con risultati migliori per chi riesce anche a rafforzare la fidelizzazione.
Anche la MDD sta espandendo la propria quota di mercato, agendo principalmente sull’allargamento dell’assortimento. Cresce infatti nel 65% delle categorie: in due casi su tre grazie all’aumento delle famiglie acquirenti, e nel restante terzo anche migliorando la fedeltà dei consumatori.
MAX-3-SLIDE-PUBBLICABILI_Presentazione-Linkontro-2025_Conferenza-stampa-16Fedeltà in calo e promozione
“Gli italiani frequentano sempre più insegne diverse, la fedeltà è in calo”, precisa De Camillis: “La leva della promozione – che può aiutare anche su questo piano – resta centrale ma ne va migliorata l’efficacia visto che 1 attività di promozione su 3 non riesce ad aumentare le vendite”
MAX-3-SLIDE-PUBBLICABILI_Presentazione-Linkontro-2025_Conferenza-stampa-15Prospettive future secondo NielsenIQ
“La crescita registrata negli ultimi mesi dimostra la capacità dell’industria e della distribuzione di rispondere efficacemente ai bisogni delle famiglie italiane. Guardando al futuro, esistono nuove opportunità di sviluppo. Per coglierle, sarà fondamentale migliorare l’efficienza delle promozioni – oggi un terzo di esse non genera volumi incrementali – e ottimizzare gli assortimenti. Infine, lavorando congiuntamente su target specifici e rafforzando le sinergie tra brand e insegne, sarà possibile intercettare un numero crescente di famiglie, rispondendo sempre meglio alle loro esigenze di consumo.”Romolo De Camillis, Retailer Director di NielsenIQ, afferma: