Con l’intensificarsi delle tensioni internazionali e il rischio di una guerra commerciale, diventa essenziale una Politica Agricola Comune (PAC) forte, capace di garantire la sovranità alimentare dell’Europa.
Questo è l’appello lanciato da Ettore Prandini, presidente di Coldiretti e Chair del comitato strategico di Farm Europe, nel corso della conferenza sulla visione dell’agricoltura e dell’alimentazione che si è tenuta a Bruxelles. Durante l’evento, Prandini ha ribadito l’importanza di un bilancio adeguato per la PAC, facendo eco alle dichiarazioni del Commissario all’Agricoltura, Christophe Hansen, che aveva già sottolineato la necessità di proteggere l’autonomia del budget agricolo europeo in occasione del recente Vinitaly.
L’appello di Coldiretti: riconoscere il valore della zootecnia europea
Prandini ha lanciato un messaggio forte alle istituzioni europee, chiedendo un cambio di prospettiva sul settore zootecnico: “L’Unione Europea deve voltare pagina dopo cinque anni caratterizzati da pregiudizi e visioni errate sul settore zootecnico,” ha dichiarato. Secondo il presidente di Coldiretti, l’allevamento europeo rappresenta uno dei modelli più sostenibili ed efficienti al mondo, capace di rispondere alle sfide nutrizionali, ambientali ed economiche: “Non possiamo accettare che il nostro sistema venga demonizzato. Al contrario, può essere un esempio globale, soprattutto in un contesto di crescente domanda di proteine e aumento della popolazione mondiale.”
La centralità degli allevamenti per l’economia e l’ambiente
Prandini ha inoltre messo in guardia contro l’idea di sostituire la produzione tradizionale con proteine sintetiche, definendola una scelta irresponsabile: “Pensare di rimpiazzare il nostro patrimonio zootecnico con carne sintetica significa ignorare l’importanza degli allevamenti nella qualità della dieta, nella vitalità delle aree rurali e nell’equilibrio ambientale.” Secondo Coldiretti, sostenere l’allevamento tradizionale non solo garantisce una nutrizione sana per tutti, ma crea anche posti di lavoro e preserva le tradizioni agricole locali.
Una strategia europea per valorizzare il settore
Coldiretti e Farm Europe hanno accolto positivamente l’intenzione della Commissione europea di sviluppare una strategia specifica per il settore zootecnico, ma chiedono che questo progetto sia guidato da un gruppo ad alto livello, simile a quello già esistente per il vino. Questa nuova strategia dovrebbe focalizzarsi su quattro obiettivi principali: rilocalizzare la produzione all’interno dell’Unione Europea, valorizzare la bioeconomia e i co-prodotti, riconoscere il ruolo positivo degli allevamenti sull’ambiente e garantire ai cittadini l’accesso a carne e latte di qualità.
Investimenti, innovazione e politiche basate sulla scienza
“Servono tre leve principali,” ha spiegato Prandini: “investimenti economici adeguati, innovazione ambientale con strumenti semplici per gli allevatori e politiche pubbliche fondate su basi scientifiche, capaci di valorizzare le denominazioni, garantire trasparenza ai consumatori e fermare l’equiparazione impropria tra carne vera e prodotti sintetici.”
Prandini ha concluso il suo intervento con un appello all’Europa affinché riconosca il valore strategico della sua zootecnia: “È ora che l’Europa torni a essere consapevole del valore della sua zootecnia. Serve una strategia ambiziosa, fondata su scienza, sostenibilità e competitività per costruire l’allevamento del futuro.”