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Gio. Mag 22nd, 2025

Aperitivo, mercato tra stabilizzazione e nuove tendenze, sostenuto da famiglie con disponibilità economica

Per gli italiani, l’aperitivo è molto più di un semplice rito conviviale. È un momento di relax e socialità, che trova il suo spazio tanto nei locali più alla moda quanto nelle case. Tuttavia, dopo il picco di popolarità registrato negli anni post-pandemici, il mercato degli aperitivi alcolici sembra attraversare una fase di normalizzazione, con un lieve calo nei consumi domestici.

Mercato tra stabilizzazione e nuove tendenze

Questo trend è confermato dai dati dello shopper panel di YouGov, basato su un campione rappresentativo di 15.000 famiglie italiane, che riflette le abitudini di acquisto di circa 26 milioni di nuclei familiari.

Calano le vendite domestiche

Secondo l’analisi, la penetrazione delle principali categorie di aperitivi alcolici è in calo rispetto all’anno precedente. Gli aperitivi alcolici in bottiglia premiscelati, ad esempio, sono scesi dal 13,5% del 2023 al 13,1% nel 2025, mentre gli spirits ready to drink/ready to serve hanno subito un calo dal 7,0% al 6,5%. Anche i cocktail alcolici pre-mix monodose registrano una contrazione, passando dal 5,9% al 5,2%, mentre i sodati monodose scendono dal 2,7% al 2,3%. Questo trend negativo colpisce soprattutto i segmenti più consolidati, con gli aperitivi alcolici in bottiglia premiscelati che mostrano un calo in tutti gli indicatori principali: l’acquisto medio per atto è passato da 0,933 litri a 0,919 litri e la frequenza di acquisto è diminuita da 3,3 a 3,2 atti l’anno, portando il totale medio acquistato da 3,039 litri a 2,960 litri.

Monodose in crescita grazie alla frequenza d’acquisto

Nonostante il calo complessivo, i prodotti monodose mostrano segnali di resilienza. I sodati monodose, ad esempio, vedono una crescita nella frequenza d’acquisto, passata da 2,8 a 3,1, mentre i cocktail pre-mix, come lo Spritz, registrano un aumento dell’acquisto medio per atto (da 0,607 litri a 0,710 litri), portando le medie complessive a 2,52 litri (rispetto ai 2,33 litri del 2023) e 1,51 litri (da 1,41 litri nel 2023). Anche gli spirits ready to drink/ready to serve, nonostante un calo in termini di penetrazione, riescono a compensare grazie a una maggiore frequenza d’acquisto (da 2,5 a 2,7 atti) e a un acquisto medio per atto in aumento (1,416 litri).

Chi sostiene i consumi?

A sostenere gran parte del mercato degli aperitivi sono le famiglie con maggiore disponibilità economica. Le categorie di aperitivi cocktail pre-mix e sodati monodose mostrano una penetrazione superiore alla media nelle classi socio-economiche più elevate (+40% per i pre-mix, +22% per i sodati), mentre tra le famiglie con redditi più bassi la penetrazione è significativamente inferiore (-60% nel caso dei sodati). In questo contesto, gli spirits ready to drink/ready to serve si confermano l’unico segmento con una performance più uniforme, grazie anche alla loro praticità e versatilità.

Differenze regionali e preferenze di consumo

Geograficamente, la penetrazione degli aperitivi alcolici è maggiore nel Nord Italia, mentre Sud e Sicilia rappresentano aree con un potenziale ancora inespresso. Le preferenze variano anche per età: i giovani preferiscono i cocktail pre-mix monodose, mentre le persone tra i 35 e i 64 anni mostrano una predilezione per gli spirits ready to drink/ready to serve. Infine, gli over 65 tendono a scegliere i sodati monodose, un segmento di nicchia ma con un pubblico affezionato.

Con il settore degli aperitivi alcolici in continua evoluzione, la sfida per i produttori sarà riuscire a interpretare al meglio le nuove esigenze dei consumatori, puntando su innovazione, qualità e sostenibilità per mantenere vivo questo rito tutto italiano.

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