In occasione della sua prima partecipazione a TuttoFood, il Gruppo Amadori si presenta con il corporate brand “Amadori – The Italian Protein Company” e annuncia ufficialmente una nuova e significativa alleanza: la partnership con la Federazione Italiana Cuochi (FIC). L’obiettivo è promuovere congiuntamente la cultura del buon cibo italiano, unendo l’eccellenza delle filiere Amadori alla creatività e competenza dei professionisti della ristorazione.
Con oltre 16.500 iscritti, la FIC rappresenta una delle realtà più autorevoli del settore. La sua rete – composta da 96 associazioni provinciali, 20 unioni regionali e 14 associazioni estere – contribuisce alla valorizzazione della cucina italiana sia in patria che all’estero.
Cuore della collaborazione è l’impegno condiviso a portare sulle tavole prodotti di qualità, gustosi e sicuri, provenienti da filiere italiane tracciabili e controllate. Protagonista di questa visione è “Il Campese”, il pollo allevato all’aperto firmato Amadori, ideale per esaltare gusto, versatilità e sostenibilità nei menù della ristorazione professionale. Si tratta della prima filiera italiana – e della seconda in Europa – di pollo allevato all’aperto.
Durante tutte le giornate di TuttoFood, gli chef della Federazione animeranno lo spazio Amadori con showcooking e ricette d’autore, per raccontare come la carne bianca possa diventare interprete d’eccellenza di una cucina innovativa ma fortemente radicata nella tradizione.
“Questa partnership – ha dichiarato Matteo Conti, Direttore Centrale Marketing Strategico di Amadori – si inserisce nel nostro percorso evolutivo sintetizzato nel posizionamento ‘The Italian Protein Company’. Vogliamo essere promotori di un’alimentazione equilibrata e consapevole, valorizzando il meglio della nostra tradizione gastronomica, grazie a un’offerta proteica completa – sia animale che vegetale – e filiere 100% italiane.”
“Abbiamo scelto Amadori – ha spiegato il presidente della FIC, Rocco Pozzulo – perché condividiamo una visione comune: valorizzare il sistema agroalimentare italiano con progetti concreti. I cuochi sono l’anello finale di una filiera complessa, fatta di qualità, ricerca e responsabilità. Per questo, devono conoscere a fondo processi produttivi e dinamiche del comparto. Il progetto di Amadori, che punta su filiere italiane controllate e sostenibili, è un segnale forte, e la nostra organizzazione è pronta a raccoglierlo e portarlo nel mondo della ristorazione.”