Il 68% dei consumatori commette l’errore più grave: taglia la mozzarella di bufala campana Dop a fette, come fosse un formaggio qualsiasi. Un gesto all’apparenza innocuo, ma che altera il delicato equilibrio tra la sapidità della superficie esterna e la dolcezza del cuore. È quanto emerge da un’indagine condotta da Fattorie Garofalo, uno dei maggiori produttori mondiali di mozzarella di bufala campana Dop, su un campione di 1.200 consumatori europei intervistati presso i punti vendita travel retail dell’azienda situati nei principali aeroporti e stazioni italiane. La ricerca è stata realizzata in vista della partecipazione alla fiera internazionale dell’agroalimentare TuttoFood, in programma a Milano dal 5 all’8 maggio.
Abitudini sbagliate che penalizzano il gusto
Dall’indagine emergono diverse abitudini scorrette che compromettono l’esperienza di consumo della mozzarella di bufala campana Dop. Molti consumatori, ad esempio, la mangiano direttamente dal frigorifero, senza attendere che raggiunga la temperatura ambiente, compromettendone gusto e consistenza. Altri la immergono in acqua del rubinetto, alterandone la salinità originaria. Errori si riscontrano anche in fase di consumo e abbinamento: c’è chi accompagna la mozzarella con vini troppo tannici o corposi, inadatti alla sua delicatezza, o con pane integrale o eccessivamente saporito, che tende a coprirne il gusto autentico. Non manca chi esagera con condimenti, come olio, spezie ed erbe, snaturando l’identità semplice e pura del prodotto.
Secondo Fattorie Garofalo, l’ideale sarebbe consumare la mozzarella con le mani. Quando necessario, è preferibile tagliarla con coltelli in ceramica a lama liscia, per seguire la fibra naturale del prodotto ed evitare di strapparla.
L’importanza di leggere l’etichetta
Uno degli aspetti più sottovalutati, ma fondamentali, riguarda la lettura dell’etichetta: il 31% dei consumatori non presta attenzione alla denominazione di origine e alla provenienza. Per Fattorie Garofalo, leggere attentamente l’etichetta rappresenta il primo passo per apprezzare al meglio la mozzarella, conoscerne la tradizione e garantirne l’autenticità. È un modo per difendersi dalle imitazioni e dall’italian sounding, e per rispettare il lavoro dei produttori che seguono disciplinari rigorosi.
I consumatori europei più attenti? I tedeschi
Il sondaggio ha stilato anche una classifica dei cinque popoli europei più attenti al consumo corretto della mozzarella di bufala campana Dop. In vetta ci sono i tedeschi, meticolosi e ben informati. Al secondo posto si piazzano gli spagnoli, che si distinguono per il rispetto della temperatura di servizio e la semplicità negli abbinamenti. Terzi i francesi, esperti nell’integrare la mozzarella in piatti freddi e sofisticati. Solo quarti gli italiani, penalizzati proprio da una certa disattenzione: la conservano male, la condiscono troppo e spesso la tagliano nel modo sbagliato, trattandola con eccessiva disinvoltura. Chiudono la classifica i belgi, che pur mantenendo un approccio più riservato, stanno crescendo nella cultura del prodotto.
Un impegno che va oltre la produzione
Fattorie Garofalo sottolinea come il proprio impegno vada ben oltre la qualità della produzione: educare i consumatori è parte integrante della mission aziendale. Promuovere il consumo autentico, rispettoso e consapevole della mozzarella di bufala campana Dop significa preservare una tradizione e offrire un’esperienza gustativa piena, corretta e memorabile.
Nonostante i numerosi errori che si commettono quotidianamente, è la bontà intrinseca della mozzarella di bufala campana Dop a imporsi su tutto. Un’eccellenza del gusto che continua a conquistare i palati in ogni angolo del mondo, affermandosi come uno dei prodotti italiani più amati e riconoscibili a livello internazionale.