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Gio. Mag 22nd, 2025

Fallisce Neat Burger, catena vegana fondata da Hamilton e Di Caprio, ma la F1 scommette ancora sul food

Neat Burger, fast food vegano di Lewis Hamilton e Leonardo DiCaprio

Non è una stagione particolarmente brillante per Lewis Hamilton, e questa volta il motivo non riguarda le sue performance in pista con la Ferrari SF-25.

Una sconfitta imprenditoriale per il pilota Ferrari

Il sette volte campione del mondo ha infatti incassato un duro colpo sul fronte imprenditoriale: la sua catena di ristoranti vegani Neat Burger ha ufficialmente chiuso i battenti a causa di gravi perdite finanziarie. Fondata nel 2019 in collaborazione con l’attore Leonardo Di Caprio, la catena era nata con l’ambizione di offrire una ristorazione più etica, sostenibile e sana, rivolta sia a consumatori vegani sia a chi volesse avvicinarsi a questo stile alimentare.

Dalle grandi città alla chiusura definitiva

Il format – ricorda Efanews – prevedeva un menù ispirato al fast food classico ma rivisitato in chiave vegetale, grazie alla partnership con Beyond Meat, nota per le sue alternative alla carne a base vegetale. Nei ristoranti Neat Burger si potevano trovare burger, insalate e appetizers pensati per offrire gusto e sostenibilità. Dopo un avvio promettente e l’apertura di locali in città strategiche come New York, Londra, Dubai e Milano, la catena ha progressivamente perso slancio fino alla chiusura definitiva, causata da perdite economiche giudicate insostenibili.

Per quanto il colpo non preoccupi particolarmente Lewis Hamilton, la cui fortuna personale è ben nota, la vicenda solleva dubbi sul futuro di altri progetti gastronomici lanciati da protagonisti del mondo della Formula 1.

Leclerc, Sainz e Bottas: la F1 scommette ancora sul food

L’attuale compagno di squadra di Hamilton in Ferrari, Charles Leclerc, ha recentemente firmato una partnership con Guido Martinetti e Federico Grom (ex fondatori Grom) e al manager Nicolas Todt 
per lanciare LEC, una linea di gelati a lui dedicata. La gamma, chiamata semplicemente LEC, come il suo acronimo utilizzato in sovrimpressione durante le gare, è composta da cinque gusti a basso contenuto calorico. Leclerc ha raccontato di aver sempre sognato, sin da bambino, di vedere comparire quel “LEC” sullo schermo mentre guardava la Formula 1 dal divano, spesso con un gelato in mano.

Un altro ex ferrarista, Carlos Sainz, ha intrapreso un percorso imprenditoriale fondando con alcuni amici Boogie Burgers, un fast food gourmet con sede a Madrid, la sua città natale. Il locale propone panini di alta qualità, nel tentativo di coniugare gusto e artigianalità con un’esperienza conviviale.

Il finlandese Valtteri Bottas, oggi terzo pilota Mercedes, ha invece scelto il mondo del caffè. Ha investito nella torrefazione Kahiwa Coffee Roasters, con sede a Lahti, in Finlandia. Durante la pandemia Bottas ha scoperto questa piccola realtà, rimanendo colpito dall’attenzione per la sostenibilità e dalla qualità del prodotto. Oggi è comproprietario dell’azienda e parte attiva nella sua promozione.

Tra vino e whisky: Ricciardo e Button puntano sul beverage

Due ex piloti, oggi lontani dalle piste, hanno scelto invece la strada del beverage. L’australiano Daniel Ricciardo, ex Visa Cash App Racing Bulls, ha lanciato una linea di vini in collaborazione con Peter Munro, enologo a capo della celebre cantina australiana St Hugo. Il progetto, chiamato DR3, include il primo rosé prodotto dall’azienda, realizzato insieme all’enologa Trina Smith.

Anche l’inglese Jenson Button ha trovato nel mondo delle bevande il suo nuovo terreno d’azione. Insieme al marchio scozzese artigianale Coachbuilt Whisky, Button ha dato vita a una linea di whisky che fonde la tradizione della distillazione scozzese con l’esperienza del pilota nel mondo delle corse, puntando a una clientela raffinata ma appassionata di motori.

Tra successi e fallimenti, la F1 scopre il gusto del business

Il fallimento di Neat Burger dimostra quanto il mondo del food, anche per le star dello sport, sia un terreno complesso e competitivo. Ma l’interesse dei piloti per l’enogastronomia non sembra arrestarsi. Che si tratti di gelati, panini gourmet, caffè di qualità o alcolici di pregio, il paddock della Formula 1 continua a sperimentare nuove strade imprenditoriali, alla ricerca di una seconda bandiera a scacchi.

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